Qualche tempo fa un forum a cui partecipo,dedicato a Once Upon a Time,aveva indetto un fan fiction contest a cui avevo deciso di partecipare,ed ecco com'è partorita la prima e finora unica fan fiction della mia carriera.
Stante il limite dei due (massimo tre) personaggi,ed essendo che pur se fino a quel punto (prima cioè che andasse in onda la quarta stagione) le varie coppie canon o presumibilmente tali della serie mi andavano tutto sommato abbastanza a genio,quale più,quale meno,tuttavia il rilievo dato a quell'aspetto mi sembrava comunque eccessivo,come protagonisti ho scelto David e Killian,che effettivamente mi piacerebbe vedere più spesso all'opera insieme.
Lo sceriffo (o chi per lui) quella mattina non
era ancora arrivato in ufficio, e l'uomo che passeggiava davanti alla
porta d'ingresso ormai da quasi dieci minuti cominciava a manifestare
segni d'impazienza; non sembrava del resto un tipo dal carattere
tranquillo, né che fosse particolarmente portato alla calma e alla
sopportazione.
Anche l'abbigliamento era piuttosto strano, in verità, ma i pochi passanti che a quell'ora si trovavano a percorrere la via principale della cittadina di Storybrooke non sembravano farci caso, segno che l'uomo era una presenza abituale in città.
Finalmente vide avvicinarsi il pick up di David, e trasse un sospiro di sollievo: quel giorno infatti era proprio lui che sperava di vedere, quindi si avviò nella sua direzione, così che David se lo trovò davanti appena sceso dall'auto.
-Hook! Hai saltato la colazione per niente, Emma stamattina non viene in ufficio.
-Io la colazione me la porto dietro amico,- mostrando la fiaschetta del rhum- e in effetti stamattina cercavo te, quindi non posso lamentarmi della mia fortuna, anche se non nascondo che spero comunque di incontrare lo sceriffo di questa città nel corso della giornata; questo comunque dipenderà da quanto ci vorrà a risolvere la piccola questione che sono venuto a discutere con te.
-E sentiamo,di cosa si tratterebbe?
-Si tratta di una faccenda troppo delicata per parlarne qui fuori amico; nell'ufficio staremo più comodi -indicando con un cenno della testa la via dietro di loro che iniziava ad animarsi.
- -Andiamo dentro allora -disse David, avviandosi all'ufficio.
Killian lo seguì,e una volta dentro attaccò subito senza preamboli con la sua storia.
- Ieri sul tardi sono capitato per caso nei pressi del cimitero...
-Per caso, sicuro, e non perchè non volevi che qualcuno scoprisse il tuo lato sentimentale...
- ...per caso,sicuro, ma non importa come e perchè mi trovassi lì, conta quello che lì ho visto.
- E avresti visto cosa?
- Una pianta di fagioli magici,amico.
David inarcò le sopracciglia: -Una pianta di fagioli magici?
- Proprio così amico, capisco il tuo scetticismo, ma in effetti non ti chiedo di credermi sulla parola,anzi sarebbe proprio il caso che venissi a dare un'occhiata.
David fissò il pirata, chiaramente incerto sul potersi fidare o meno di lui, esitazione correttamente interpretata da Killian.
- Quale motivo avrei per inventare una storia del genere?
- Non ne ho idea, ma ammetterai che si tratterebbe di una cosa alquanto bizzarra.
- Non dico di no, ma non sarebbe più utile andare sul posto a controllare se sto dicendo la verità o no?
- Beh, devo dire che almeno fino a qualche minuto fa la giornata si prospettava piuttosto tranquilla, quindi vada per questa gita in campagna.
- Prima arriviamo e meglio è, perciò accetterò volentieri un passaggio.
- Non mi sembra di averti invitato.
- Non volevo farti pesare un momento di distrazione amico, che generosamente ho deciso di attribuire allo shock per la notizia, adesso vogliamo piantarla di tergiversare e finalmente occuparci di questa dannata faccenda?
I due perciò uscirono dall'ufficio e salirono sul pick up; dopo qualche minuto erano giunti a destinazione, e David, pur ancora incredulo, dovette ammettere quantomeno che il compagno non aveva raccontato una stupida frottola, perché davanti a loro, proprio accanto alla tomba di Neal, cresceva davvero una pianta di fagioli magici.
A giudicare dalle dimensioni si sarebbe anzi detto che era lì già da diverso tempo, il che però contrastava col fatto che fino a pochi giorni prima della pianta non c'era traccia alcuna.
David fermò la macchina e tutti e due scesero e si avvicinarono alla pianta.
- Cosa ci fa qui una cosa del genere,e come ci è arrivata?
- Belle domande, alle quali potremmo aggiungerne anche una su chi è stata a portarla qui e perché, perché è sicuro che non faccia parte della vegetazione spontanea del posto; sfortunatamente non sono in grado di rispondere né a questa né a nessuna delle domande che potrebbero sorgere al riguardo.
- Davvero? Eppure mi sembra di ricordare che tu sia arrivato nel nostro mondo proprio grazie ad un fagiolo magico…
- Ricordi bene amico, ma quello era l'unico che avessi, e ad ogni modo avessi voluto darmi alla coltivazione di questi preziosi legumi, posso assicurarti che non avrei istallato il mio orto nel giardino del mio nemico.
- Ok allora, supponiamo tu stia dicendo la verità, e a proposito di Gold, non potrebbe centrarci lui in questa storia?
- Parlando del coccodrillo penso sia bene in generale non dare mai nulla per scontato, in questo caso però tendo ad essere abbastanza sicuro che lui non ne sappia nulla, almeno fino ad ora.
Torno a dire però intorno a questa storia si possono fare molte ipotesi, ma al momento è difficile avere una risposta definitiva; quello che ci serve invece è decidere cosa fare.
- Immagino che a questo proposito tu abbia già qualche idea: quindi sentiamo, cosa proporresti di fare?
- Io penso che questi fagioli oltre ad essere molto preziosi e molto utili possono essere anche pericolosi se qualche malintenzionato dovesse venirne in possesso, quindi io proporrei di sradicare la pianta ora che è ancora abbastanza giovane ed è quindi ancora trasportabile, dopodichè nasconderla in un posto sicuro, e nel mentre provare a risolvere il mistero del suo arrivo a Storybrooke.
- Una buona idea, tutto sommato, non fosse che non si tratta esattamente di una pianta facile da nascondere.
- Ma qualche tempo fa voi e quel gigante mi pare ci foste riusciti.
- Si beh, immagino che potremmo chiedere ad Emma di provare a lanciare un incantesimo di occultamento.
- Per il momento secondo me è meglio evitare di coinvolgere altre persone.
- Tu sei in grado di fare incantesimi? Mi sembrava di no, e io nemmeno, quindi come possiamo fare a nascondere una pianta magica senza utilizzare la magia?
-Per ora direi di concentrarci su dove sistemare la pianta, e penso di avere trovato una soluzione
Dovremmo trapiantarla fuori dai confini della città, dove la maggiorparte delle persone potenzialmente pericolose non può avventurarsi.
- A parte te.
- Già. Ed è anche per questo che ti ho informato della faccenda, così puoi tenermi d'occhio in modo da essere sicuro della mia buona fede.
- E gli altri motivi?
- Beh, mi sembrava ovvio amico; perché due mani in più almeno per sradicare la pianta mi farebbero comodo.
David lo guardò con un misto di esasperazione e di rassegnazione, infine però approvò la proposta stabilendo di tornare la notte stessa, prima che occhi indiscreti di qualcuno dei fin troppo curiosi abitanti della città potessero accorgersi della pianta.
Anche l'abbigliamento era piuttosto strano, in verità, ma i pochi passanti che a quell'ora si trovavano a percorrere la via principale della cittadina di Storybrooke non sembravano farci caso, segno che l'uomo era una presenza abituale in città.
Finalmente vide avvicinarsi il pick up di David, e trasse un sospiro di sollievo: quel giorno infatti era proprio lui che sperava di vedere, quindi si avviò nella sua direzione, così che David se lo trovò davanti appena sceso dall'auto.
-Hook! Hai saltato la colazione per niente, Emma stamattina non viene in ufficio.
-Io la colazione me la porto dietro amico,- mostrando la fiaschetta del rhum- e in effetti stamattina cercavo te, quindi non posso lamentarmi della mia fortuna, anche se non nascondo che spero comunque di incontrare lo sceriffo di questa città nel corso della giornata; questo comunque dipenderà da quanto ci vorrà a risolvere la piccola questione che sono venuto a discutere con te.
-E sentiamo,di cosa si tratterebbe?
-Si tratta di una faccenda troppo delicata per parlarne qui fuori amico; nell'ufficio staremo più comodi -indicando con un cenno della testa la via dietro di loro che iniziava ad animarsi.
- -Andiamo dentro allora -disse David, avviandosi all'ufficio.
Killian lo seguì,e una volta dentro attaccò subito senza preamboli con la sua storia.
- Ieri sul tardi sono capitato per caso nei pressi del cimitero...
-Per caso, sicuro, e non perchè non volevi che qualcuno scoprisse il tuo lato sentimentale...
- ...per caso,sicuro, ma non importa come e perchè mi trovassi lì, conta quello che lì ho visto.
- E avresti visto cosa?
- Una pianta di fagioli magici,amico.
David inarcò le sopracciglia: -Una pianta di fagioli magici?
- Proprio così amico, capisco il tuo scetticismo, ma in effetti non ti chiedo di credermi sulla parola,anzi sarebbe proprio il caso che venissi a dare un'occhiata.
David fissò il pirata, chiaramente incerto sul potersi fidare o meno di lui, esitazione correttamente interpretata da Killian.
- Quale motivo avrei per inventare una storia del genere?
- Non ne ho idea, ma ammetterai che si tratterebbe di una cosa alquanto bizzarra.
- Non dico di no, ma non sarebbe più utile andare sul posto a controllare se sto dicendo la verità o no?
- Beh, devo dire che almeno fino a qualche minuto fa la giornata si prospettava piuttosto tranquilla, quindi vada per questa gita in campagna.
- Prima arriviamo e meglio è, perciò accetterò volentieri un passaggio.
- Non mi sembra di averti invitato.
- Non volevo farti pesare un momento di distrazione amico, che generosamente ho deciso di attribuire allo shock per la notizia, adesso vogliamo piantarla di tergiversare e finalmente occuparci di questa dannata faccenda?
I due perciò uscirono dall'ufficio e salirono sul pick up; dopo qualche minuto erano giunti a destinazione, e David, pur ancora incredulo, dovette ammettere quantomeno che il compagno non aveva raccontato una stupida frottola, perché davanti a loro, proprio accanto alla tomba di Neal, cresceva davvero una pianta di fagioli magici.
A giudicare dalle dimensioni si sarebbe anzi detto che era lì già da diverso tempo, il che però contrastava col fatto che fino a pochi giorni prima della pianta non c'era traccia alcuna.
David fermò la macchina e tutti e due scesero e si avvicinarono alla pianta.
- Cosa ci fa qui una cosa del genere,e come ci è arrivata?
- Belle domande, alle quali potremmo aggiungerne anche una su chi è stata a portarla qui e perché, perché è sicuro che non faccia parte della vegetazione spontanea del posto; sfortunatamente non sono in grado di rispondere né a questa né a nessuna delle domande che potrebbero sorgere al riguardo.
- Davvero? Eppure mi sembra di ricordare che tu sia arrivato nel nostro mondo proprio grazie ad un fagiolo magico…
- Ricordi bene amico, ma quello era l'unico che avessi, e ad ogni modo avessi voluto darmi alla coltivazione di questi preziosi legumi, posso assicurarti che non avrei istallato il mio orto nel giardino del mio nemico.
- Ok allora, supponiamo tu stia dicendo la verità, e a proposito di Gold, non potrebbe centrarci lui in questa storia?
- Parlando del coccodrillo penso sia bene in generale non dare mai nulla per scontato, in questo caso però tendo ad essere abbastanza sicuro che lui non ne sappia nulla, almeno fino ad ora.
Torno a dire però intorno a questa storia si possono fare molte ipotesi, ma al momento è difficile avere una risposta definitiva; quello che ci serve invece è decidere cosa fare.
- Immagino che a questo proposito tu abbia già qualche idea: quindi sentiamo, cosa proporresti di fare?
- Io penso che questi fagioli oltre ad essere molto preziosi e molto utili possono essere anche pericolosi se qualche malintenzionato dovesse venirne in possesso, quindi io proporrei di sradicare la pianta ora che è ancora abbastanza giovane ed è quindi ancora trasportabile, dopodichè nasconderla in un posto sicuro, e nel mentre provare a risolvere il mistero del suo arrivo a Storybrooke.
- Una buona idea, tutto sommato, non fosse che non si tratta esattamente di una pianta facile da nascondere.
- Ma qualche tempo fa voi e quel gigante mi pare ci foste riusciti.
- Si beh, immagino che potremmo chiedere ad Emma di provare a lanciare un incantesimo di occultamento.
- Per il momento secondo me è meglio evitare di coinvolgere altre persone.
- Tu sei in grado di fare incantesimi? Mi sembrava di no, e io nemmeno, quindi come possiamo fare a nascondere una pianta magica senza utilizzare la magia?
-Per ora direi di concentrarci su dove sistemare la pianta, e penso di avere trovato una soluzione
Dovremmo trapiantarla fuori dai confini della città, dove la maggiorparte delle persone potenzialmente pericolose non può avventurarsi.
- A parte te.
- Già. Ed è anche per questo che ti ho informato della faccenda, così puoi tenermi d'occhio in modo da essere sicuro della mia buona fede.
- E gli altri motivi?
- Beh, mi sembrava ovvio amico; perché due mani in più almeno per sradicare la pianta mi farebbero comodo.
David lo guardò con un misto di esasperazione e di rassegnazione, infine però approvò la proposta stabilendo di tornare la notte stessa, prima che occhi indiscreti di qualcuno dei fin troppo curiosi abitanti della città potessero accorgersi della pianta.
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