Boku ni Natta Watashi

Trama: Momoko Takanashi è una normale adolescente di 16 anni,ma quando suo fratello gemello Akira sparisce,è costretta dalla madre a prendere il suo posto,ritrovandosi così a frequentare un prestigioso istituto maschile,e dovendo per di più condividere la stessa stanza con un ragazzo,Kunio Itou,che scoprirà in men che non si dica la verità;all'inizio perciò costringerà Momoko a fargli da schiava con la minaccia di rivelare il suo segreto,ma si ritroverà presto invece innamorato di lei,che da parte sua gli si era già affezionata,al punto da non voler più lasciare la scuola che aveva iniziato a frequentare così malvolentieri:ma ce la farà a difendere il suo segreto da tutti gli altri,anche se ora c'è Itou ad aiutarla?

Manga: Boku ni Natta Watashi è un manga shoujo scritto ed illustrato da Ako Shimaki (conosciuta in Italia per il manga Baci Rubati,pubblicato da Star Comics in 4 volumi dal dicembre 2007 al marzo 2008 nella collana Turn Over),originariamente pubblicato in capitoli mensili sulla rivista Cheese della Shogakukan dal 2005 fino all'agosto 2008,e successivamente raccolto in 5 volumi.

Qualche tempo mi era capitata sott'occhio una recensione di questo manga,e dall'accenno di trama mi aveva incuriosito,perchè seppure con motivazioni differenti,l'incipit ricordava secondo me molto da vicino quello di Hana-Kimi,che è un manga che ho apprezzato davvero molto;tra l'altro,il protagonista maschile ha anche una somglianza non proprio vaga e sospetto nemmeno casuale con Sano,il che ovviamente non poteva che giocare a suo vantaggio,così non mi sono fatta pregare quando ho avuto la possibilità di leggere il primo volume,per scoprire subito che a parte le premesse,Boku ni poco o niente aveva a che fare con Hana-Kimi:basta dire che perchè Mizuki diventasse consapevole che Sano era a conoscenza del suo segreto e perchè i due si dichiarassero apertamente i reciproci sentimenti ci sono voluti circa 20 volumi,troppi forse,ma per contro un capitolo e mezzo mi sono sembrati davvero troppo pochi,e insomma,per ora non sono andata avanti nella lettura,e neanche so se lo farò,ma sinceramente l'ho trovata abbastanza banalotta;per di più,in questo caso come anche leggendo il primo volume di Hai presente Midori!? mi sono alquanto stupita che si potessero scambiare per ragazzi delle ragazzine alquanto procaci che portavano come minimo una quinta di reggiseno,che hanno dei faccini su cui è scritto "sono femmina" a caratteri cubitali,e che fondamentalmente non si prendono tutta questa gran briga di nascondere la loro natura,sempre considerando che tutto sommato non basta certo una divisa maschile a trasformare una donna in uomo...e dire che a suo tempo Mizuki mi era sembrata una svampita...dopo aver visto in che modo superficiale può essere usato un espediente narrativo che sì,non sarà nuovissimo,ma a saperlo utilizzare offre certo delle possibilità migliori di un vuoto pretesto per mettere in moto una storia che a parte il pretesto medesimo (anche questo del resto stra-abusato,come appunto si diceva) è esattamente come tutte le altre,sono sul punto d'iniziare a considerarla un modello di prudenza,e la stessa Nakajo una le cui doti di mangaka non sono affatto da disprezzare,cosa che d'altronde non mi era venuto in mente di fare nemmeno in precedenza,comunque.
Poi magari nei volumi successivi si potrebbero sviluppare i temi della madre a cui importa solo del figlio maschio e del figlio medesimo,viziato e coccolato,ma sostanzialmente soffocato dalle attenzioni e dalle pressioni materne,che vorrebbe realizzare le sue aspirazioni fuori dalle ambizioni che altri ripongono in lui,francamente però sono dell'avviso che anche questi spunti,se pure effettivamente sviluppati,lo saranno stati in maniera veloce e superficiale esattamente come l'innamoramento tra Momoko e Itou.
In conclusione,lettura piuttosto vuota e deludente.