La leggerezza non dispiace,anzi...purchè non diventi un pretesto per la banalità.
E se al cinema scelgo di guardare una commedia verosimilmente non sto cercando profondità nè tantomeno risposte sul senso della vita, ma mi pare comunque lecito aspettarmi una specie di trama,per quanto semplice,e possibilmente dialoghi brillanti.
E mi rendo conto che non tutti riescono ad essere brillanti ed arguti come Rupert Everett nella scena finale di un film sicuramente non originalissimo quanto a contenuti,ma non per questo meno godibile e divertente,però la piattezza di certe recenti incolori produzioni nostrane è veramente inqualificabile ed avvilente,tanto che un film visto e rivisto forse un migliaio di volte rimane comunque di gran lunga più interessante.
"E benchè tu a ragione intuisca che è...gay - come la maggiorparte degli scapoli di sconvolgente bellezza della sua età - ti dici: Ma che diamine! La vita continua...
Forse non ci sarà matrimonio,forse non ci sarà sesso,ma,perdinci,ci sarà almeno il ballo!"
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