Questa qui è una di quelle serie di cui proprio non mi ricordo,sebbene ricordi distintamente di averne a suo tempo collezionato e letto i volumetti (di cui peraltro mi sbarazzai molto presto),evidentemente perchè la storia non è di quelle che ti lasciano dentro niente di particolare...
“In questo mondo ci sono persone ferite e non ferite…
ma tra tutti quelli che hanno il cuore a pezzi,
non riesco a capire chi voglia essere aiutato e chi invece no.”
Trama:
Kobato
Hanato è una ragazzina molto dolce e ingenua,e anche un pò
misteriosa:di lei infatti non si sa quasi nulla,chi sia,da dove
venga,perchè mai indossi sempre un cappello che non toglie mai;di lei si
sa solo che ha una missione,quella di riempire una bottiglietta coi
sentimenti delle persone che avrà guarito dalla loro tristezza:quando
tale bottiglietta sarà finalmente piena,Kobato potrà realizzare il suo
desiderio,che è quello di raggiungere un posto non meglio specificato.
Oltre
a guarire i cuori feriti delle persone,per realizzare il suo desiderio
Kobato non dovrà innamorarsi dii una persona che ha aiutato,e nello
svolgere la sua missione sarà accompagnata da Ioryogi,uno spirito che ha
l'aspetto di un cane di peluche,incaricato di aiutare la ragazzina come
punizione per aver causato una guerra nel mondo celeste.
Personaggi:
Hanato Kobato:
la protagonista della storia è una ragazzina un po' ingenua,molto dolce
e dal cuore tenero:non si sa da dove provenga,ma sembra non avere
ricordi e non sapere nulla delle abitudini e della vita degli esseri
umani,e anche se ha un gran desiderio di aiutare gli altri,a causa della
sua ingenuità e inesperienza finisce spesso per cacciarsi nei guai;ha
una bellissima voce,lavora come assistente in un asilo,e abita da sola
un appartamento in un condominio.
Ioryogi:l'irascibile
cane di pezza che Kobato si porta sempre dietro come s'intuisce fin da
subito è qualcosa di diverso rispetto alle attuali sembianze,ma anche se
col procedere della vicenda sul suo conto emergono maggiori
particolari,il suo ruolo e la sua natura vengono svelati solo molto
lentamente nel corso della storia.
Costretto ad accompagnare Kobato
nella sua missione per via di una punizione,inizialmente la rimprovera e
la maltratta spesso per la sua ingenuità,ma col passare del tempo
finisce per affezionarsi a lei.
Okiura Sayaka:
insegnate e direttrice dell'asilo Yomogi dove lavora Kobato.Persona
gentile e fiduciosa,dopo averla conosciuta Kobato si rende conto che
porta qualche ferita nel cuore,e vorrebbe riuscire ad aiutarla.
E'
molto affezionata al suo lavoro,ed ora che l'asilo rischia di chiudere a
causa di un debito del passato,cerca di fare tutto il possibile per
continuare a tenerlo aperto;in passato è stata sposata,ed anche se in
seguito ha divorziato dal marito,per sconosciute ragioni non ha voluto
lasciare il suo cognome.
Fujimoto Kiyokazu:
ragazzo scontroso e taciturno,lavora nello stesso asilo di Kobato,e
vive nello stesso complesso di appartamenti;è molto affezionato alla
maestra Sayaka,la cui famiglia l'ha adottato ed è molto protettivo nei
suoi confronti,tanto da aver lasciato i suoi studi di giurisprudenza per
svolgere quanti più lavori part-time possibili pur di esserle
d'aiuto;inizialmente diffidente nei confronti di Kobato,poco alla volta
inizia ad affezionarsi alla ragazza.
Mihara Chitose:
è la direttrice del complesso di appartamenti dove vivono sia Kobato
che Fujimoto;è una donna molto gentile,sposata e con due figlie
gemelle,ed è molto amica della maestra Sayaka,fin dai tempi della
scuola,quando le due erano compagne di classe.
Okiura Kazuto: il responsabile della costante minaccia di chiusura dell'asilo Yomogi è proprio l'ex marito di Sayaka.
Legato
alla Yakuza,sembra divertirsi molto a stuzzicare Fujimoto,che ce l'ha
con lui per aver ferito Sayaka in passato continuando a molestarla
tuttora,anche se non si sa quali siano i reali sentimenti di Kazuto nei
confronti dell'ex moglie.Sempre sorridente e accanito fumatore,sembra
aver preso in simpatia Kobato in seguito al loro primo incontro.
Ginsei:
misterioso personaggio,sembra in qualche modo legato a Ioryogi,che è
colui che gli ha dato il nome,ed anche se adesso i due sembrano in
conflitto,capiamo che Ginsei è molto affezionato a lui,ma con lui è
anche arrabbiato per qualche motivo.Anche lui proviene da un altro
mondo,ed è a conoscenza della missione di Kobato sulla Terra;come
Ioryogi,anche lui non si presenta con il suo vero aspetto,perchè anche
lui implicato nella vicenda che ha portato l'altro sulla Terra.
Genko:
è anche lui una conoscenza di Ioryogi,e come nel suo caso,anche per lui
l'attuale aspetto di orso,il nome e il lavoro (adesso gestisce una
pasticceria nel mezzo di un bosco in un'altra dimensione) non sono
quelli reali;dalle parole di Ginsei scopriamo che Genko è un
aristocratico nel mondo da cui proviene,e su richiesta di Ioryogi,lavora
anche come informatore.
Manga:
Titolo originale: Kobato. (こばと。)
Titolo italiano: Kobato.
Storia e disegni: Clamp
Editore giapponese: Shogakukan (Monthly Sunday Gene-X),dal 2006 Kadokawa Shoten (Newtype)
1a ed.: 18 dicembre 2004-10 luglio 2011
Tankōbon: 6 (conclusa)
Editore italiano: Jpop
Prezzo: 6 euro
1a ed. it.: novembre 2009-dicembre 2011 (?)
Anime:
Titolo originale : Kobato.
Storia originale: Clamp (Nanase Ohkawa)
Regia: Mitsuyuki Masuhara
1ª tv: 6 ottobre 2009-23 marzo 2010,NHK,BS2
Episodi: 24
Voto e considerazioni:
Originalità: 7
Storia: 7
Disegni: 8
Voto Finale: 7.5
Kobato
parte come serie carina,tenera e solare,un pò come la sua
protagonista,e come sottolineato anche dal disegno molto morbido e quasi
coccoloso;le ombre sulla storia però non tardano molto ad
arrivare,legate al background dei personaggi,che,com'è abbastanza
frequente nella produzione clampiana,hanno quasi tutti un doppio
fondo,di cui s'intuisce appena l'esistenza ma che fa comunque
intravedere come nella storia ci sia più di quanto sembra,e che quel che
non si vede conta sicuramente altrettanto se non molto di più di quel
che appare,il tutto insomma secondo un canone praticamente onnipresente
nello stile delle autrici,copione già utilizzato più volte,e forse
ancora efficace,ma ormai anche un pò logoro e prevedibile,un pò come i
'colpi di scena' che ne derivano.
Questo non vuol dire che Kobato sia
una brutta serie,è anzi un manga grazioso,dal quale però forse però le
stesse autrici non si aspettavano molto,utilizzandolo come
diversivo/riempitivo,mentre avrebbe avuto buone probabilità di diventare
qualcosa di meglio di una serie carina ma senza slanci particolari
com'è in effetti.