venerdì 3 luglio 2020

Frozen II - Il segreto di Arendelle



Visto lo strepitoso successo registrato da Frozen,non era lecito presumere che si sarebbero accontentati dei vari corti usciti in questi anni e non ne facessero invece un seguito; d'altra parte non era proprio così scontato che il seguito medesimo fosse un prodotto quantomeno decente,malgrado i potenti mezzi a disposizione,nonchè l'opportunità di non perdere completamente la faccia con una realizzazione scadente in tutto e per tutto,e si direbbe che l'operazione abbia avuto successo,quantomeno sul versante economico,visto che con i suoi 1446 miliardi di dollari di incassi è il film di animazione che ha realizzato il maggiore incasso nella storia del cinema,piazzandosi anche al decimo posto tra i film col maggiore incasso in assoluto.
Insomma,ero abbastanza combattuta e fino all'ultimo indecisa se fosse o meno il caso di sciropparmi questo secondo tempo,anche perchè il trailer e un po' di anticipazioni su trama e contenuti richiamavano in maniera piuttosto inquietante quanto visto nella prima parte della quarta stagione di OUAT; comunque sia,tra la curiosità che nonostante tutto aveva già insinuato il suo tarlo e un piccolo esercito di fanciulletti da riscuotere dal torpore post-natalizio,a S.Stefano ci siamo sorbiti questo benedetto Frozen II - Il segreto di Arendelle.
Trama: 
Come accaduto nel primo capitolo, anche in questo seguito la storia si apre con un flashback risalente a prima degli eventi narrati nella prima parte, nel quale il re di Arendelle racconta alle figlie Elsa ed Anna la storia di come l'alleanza tra il regno di Arendelle e la popolazione dei Northuldri si incrinò in maniera misteriosa,rendendo da quel momento impossibile a chiunque penetrare la foresta incantata,e di come lui si ritrovò altrettanto misteriosamente illeso al termine dello scontro tra le guardie del reame ed i guerrieri Northuldri fuori dalla foresta,ormai avvolta da una fittissima nebbia.
Nowadays. Tre anni dopo l'incoronazione di Elsa,e dopo la baraonda accaduta durante la cerimonia medesima,sia Arendelle che la sua famiglia vivono in armonia, ed Elsa, amata regina e felice tra i suoi cari, non vorrebbe per nessun motivo turbare la quiete di entrambe.
Ciò nonostante,sente sempre più spesso una voce, che nessun altro ode, che le mostra frammenti del suo passato e le promette risposte riguardo alla sua identità e ai suoi poteri. Per seguire questo allettante richiamo e trovare una spiegazione agli interrogativi sulla sua singolarità, decide di viaggiare attraverso la foresta incantata di cui le parlava il padre, nonostante questo significhi dover affrontare e dominare gli spiriti dell’Aria, dell’Acqua, del Fuoco e della Terra. Anna la segue, determinata a proteggere la sorella, e naturalmente Kristoff, Sven e Olaf si uniscono all’impresa.

Vi evito il resto,nel caso foste tra quanti non si sono ancora recati a vederlo o magari non ne hanno alcuna intenzione ma non vogliono rovinarsi la sorpresa per quando eventualmente accadrà loro di farlo.

Per quanto mi riguarda,nonostante i dubbi della vigilia,in generale l'ho trovato piacevole,per alcuni aspetti anzi veramente ben fatti,aspetti che riguardano specialmente il lato tecnico e visivo,mentre sul versante della sceneggiatura anche in questo caso come nel primo capitolo ci sono degli elementi di perplessità,che riguardano principalmente la caratterizzazione in questo episodio un po' caricaturale di alcuni personaggi.
Ad esempio ho trovato perlopiù inutile allo svolgimento della storia la presenza di Kristoff,tuttavia i suoi intermezzi mi sono risultati quasi insopportabili per la loro insensatezza e melensaggine,laddove pur nel suo ruolo non marginale ma comunque perlopiù defilato del primo capitolo non mi era dispiaciuto.
Anche in questo caso,a mio avviso nell'immediato la sottotrama che accompagna quella principale rimane di accesso difficoltoso almeno ad una prima visione,e suppongo agli spettatori più giovani,e quindi di fatto la storia sembra procedere in maniera un po' disarticolata,sia pure visivamente sempre di grande effetto.
Inoltre l'enfasi sul personaggio di Anna mi è sembrata un po' forzata,quasi a volerne fare una protagonista a tutti i costi,senza che la sua evoluzione fosse veramente organica alla storia,così come la sua collocazione al termine della vicenda,che almeno a me è parsa un po' campata in aria;la parabola di Elsa l'ho trovata più coerente,ed il suo personaggio più credibile ed interessante

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