Questo fine settimana full immersion mangosa:giovedì mattina sono andata all'ufficio postale a ritirare il pacco che mi ero fatta spedire lì,e che tra le altre cose conteneva il tredicesimo volume di Tokyo Alice,mentre venerdì pomeriggio è stata la volta della mia puntata in fumetteria,dove mi capita di andare sempre più raramente,e tra l'altro sempre con una punta di disagio,visto che il negozio consiste in un'unica stanza dove solitamente è in corso qualche più o meno affollata partita di un qualche gioco che ignoro;dovevano esserci ad aspettarmi l'ultimo volume di Come dopo la pioggia ed il dodicesimo di Mix,che invece era misteriosamente sparito dopo che me ne era stato comunicato l'arrivo in casella...
Ingoiato il disappunto per questa circostanza e costatato che in negozio non c'era neppure la graphic novel di Montecristo a cui avrei dato volentieri una possibilità,me ne sono tornata a casa piuttosto delusa solo con l'ultimo volume di Koi wa Ameagari no You ni.
Dopodichè,nonostante un tasso di mondanità per me piuttosto insolito,in questi due giorni e mezzo mi sono dedicata alla lettura,iniziando proprio dal nuovo volumetto di Tokyo Alice,come gli altri atteso con impazienza,e che difatti non mi ha delusa,veramente un bel numero,molto denso di avvenimenti e anche di novità,ma devo dire che la serie complessivamente si è sempre mantenuta su un ottimo livello,e a due volumi dalla fine mantiene ben alto l'interesse e il tono generale della storia,malgrado quelli che sarebbero potuti essere i dubbi iniziali di fronte ad una serie lunghetta,la cui trama sembrerebbe tutto sommato alquanto esile.
Questo tredicesimo è stato un volumetto abbastanza Fu-centrico,com'è reso anche ovvio dal fatto che la nostra eroina si è ritrovata trasferita armi e bagagli a Kyoto,dopo aver lasciato a Tokyo lavoro,amiche e fidanzato (non sono sicura che sia l'ordine di priorità di Fu,ma vabbè),e alle prese con dubbi sempre più insistenti sulla sua relazione a distanza con Okuzono,che da parte sua fa quello che fanno gli uomini in queste circostanze,cioè niente di male intenzionalmente,ritrovandosi però di fatto in altri lidi trascinati dalla corrente degli eventi.
Novità comunque ce ne sono per tutti,quindi speriamo di non dover aspettare molto per leggere il seguito.
Aver recuperato l'ultimo volume ha fatto sì anche che riprendessi la lettura di Come dopo la pioggia da dove l'avevo interrotta,cioè dal sesto numero della serie;in questo weekend mi sono portata a meno due volumetti dalla fine,e niente,in questo caso devo dire invece che non riesco proprio a trovare soddisfazione nella lettura di questo manga:non riesco a provare empatia e ad entrare in sintonia con i personaggi,e le pagine mi scivolano addosso una dopo l'altra senza lasciarmi nessuna emozione particolare,e senza suscitare il benchè minimo interesse.
Nel prossimo fine settimana comunque dovrei leggere la conclusione della storia,e rimando ad allora qualche considerazione più approfondita e più unitaria sulla serie nel suo complesso.
Capisco la tua delusione nell'andare in fumetteria e non trovare ciò che ti aspetti... non per nulla, alcuni anni fa, cambiai la fumetteria in cui andavo fin da ragazzina con tanto di lite furibonda col proprietario (dietro c'era tutta una macchinazione assurda a mio discapito che avevo scoperto grazie allo spifferone FB).
RispondiEliminaNon ho preso Tokyo Alice, però ho Come dopo la pioggia (non ancora letto)... purtroppo ho sentito molti pareri secondo cui trasmette molto meno di quel che si pensa all'inizio. :(
Guarda,la cosa mi ha parecchio scocciata,perchè in pratica era evidente che il volumetto che doveva mettermi da parte era finito a qualcun altro,e per giunta non è per niente celere a farsi arrivare i volumetti arretrati,quindi in effetti non so quando riuscirò a vedere il volume in questione;disgraziatamente è l'unica fumetteria della mia città e negli immediati dintorni,altrimenti anch'io ci avrei dato un taglio.Sinceramente è una situazione fastidiosa,e che ha anche contribuito a disaffezionarmi ai manga.
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