E' stato il primo film che sono andata a vedere (nel lontano 2001) al multisala della mia città,che aveva aperto già diversi mesi prima,e in seguito l'ho rivisto in un altro paio di occasioni.
Che dire?abbastanza carino,anche se non sono molto d'accordo con l'assunto di base,e in generale i concetti di anime gemelle e destino mi danno una certa orticaria,come me la danno molte commedie romantiche,mentre questa tutto sommato e nonostante le premesse no.
...un fortunato incidente... (Sarah)
Necrologio: Jonathan Trager, noto produttore televisivo della ESPN, è deceduto ieri sera per complicanze dall'aver perduto l'anima gemella...e la fidanzata.
A soli 35 anni, affabile e impegnato, Trager non aveva mai dato l'idea dell'inguaribile romantico, ma negli ultimi giorni di vita ha rivelato un lato sconosciuto della propria psiche: la sua celata personalità, quasi junghiana, è emersa durante un inseguimento degno di Agatha Christie alla ricerca dell'anima gemella, una donna con la quale aveva trascorso solo poche, preziosissime ore.
Purtroppo la prolungata ricerca si è conclusa sabato sera con un fallimento totale.
Seppur sconfitto, il coraggioso Trager è rimasto aggrappato alla convinzione che la vita non sia una mera sequela d'incidenti o coincidenze, ahah, ma piuttosto una trama di eventi culminanti in un piano squisito e sublime.
Interpellato sulla scomparsa del caro amico, Dean Kansky,premio Pulitzer e caporedattore del New York Times, descrive Jonathan come un uomo molto cambiato negli ultimi giorni: tutto gli era più chiaro, dice Kansky, la conclusione di Jonathan era che se vogliamo vivere in armonia con l'universo, dobbiamo possedere una fede incrollabile in quello che gli antichi chiamavano Fato, equivalente dell'odierno Destino.
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