sabato 31 dicembre 2011

giovedì 29 dicembre 2011

Cavalieri dello zodiaco: i Cavalieri d'Oro

Avvertenza preliminare: il presente è un post totalmente inutile che mi sono messa a scrivere non si sa per quale motivo,o per meglio dire,esclusivamente per divertimento personale,e che pubblico solo per non perderlo nella valanga di appunti che infesta il mio portatile,ma che potete fare tranquillamente a meno di leggere.

Al momento sono reduce dalla recente lettura della Perfect Edition della serie classica dei Cavalieri dello Zodiaco,e tra uno sbadiglio e l'altro provocato dall'ennesimo Pegasus Ryusei Ken o dall'altrettanto soporifero Rozan Shoryuha (com'era quella cosa che un attacco diventa inefficace se utilizzato per la seconda volta contro un Saint?),devo dire che mi sono fatta anche un bel po' di sane risate,dovute principalmente ai Cavalieri d'Oro del titolo:seguendo la logica delle gerarchie esistenti tra i Cavalieri di Atena illustrateci durante il reclutamento dei Cavalieri di Bronzo,costoro dovrebbero essere il meglio del meglio,i più forti,i più valorosi,i più giusti,e tutti gli altri più che vi vengono in mente.
Per cui,pur essendo una lettrice di lunga data,quindi si ritiene sufficientemente avvertita quantomeno sui fondamentali,e pur avendo già assistito alla misera fine dei Cavalieri d'Argento spediti a lavare l'onta arrecata al Tempio da un branco di Bronze Saint indisciplinati,continuavo a nutrire il dubbio che ancora ritengo legittimo che 12 ore potessero bastare a quattro più uno Cavalieri di Bronzo per sconfiggere dodici Cavalieri d'Oro.
Non che mi aspettassi sul serio che Saori tirasse le cuoia,cosa che peraltro non posso dire mi sarebbe dispiaciuta più di tanto,ma probabilmente pensavo comunque che esistesse una qualche scappatoia di altro tipo,perchè va bene il potere della convinzione (e della raccomandazione soprattutto),però insomma,tanto per dirne una,questa benedetta Atena è una dea sì o no?se lo è,qualche santa volta non potrebbe tirarsi fuori dai pasticci da sola,invece di caricare ogni volta il fardello della salvezza sua e del mondo sulle spalle di un pugno di ragazzini collocati al livello più infimo nella gerarchia dei Saint?
La domanda è ovviamente retorica,e la risposta è : "Non se ne parla neppure,sennò con che cosa li condiamo 20 e passa volumi di manga?e per non farci mancare nulla,'sti poveri sfigati non è che possono battere la fiacca e prendersela comoda,anche perchè sennò si sa come va a finire,quindi ogni volta non mancheremo d'inventarci qualche sistema assurdo per mettergli fretta."
I primi avversari contro cui dovranno scontrarsi i personaggi principali della serie,tutti dei miseri Cavalieri di Bronzo,protagonista compreso,sono per l'appunto i Cavalieri d'Oro del titolo,coloro che indossano le armature ispirate alle costellazioni dello Zodiaco,e che ho il piacere di presentarvi brevemente di seguito.
I 12 Gold Saints al gran completo,da sinistra a destra e dall'alto in basso Mu di Aries,Aldebaran di Taurus,Saga di Gemini,Death Mask di Cancer,Aiolia di Leo,Shaka di Virgo,Dohko di LIbra,Milo di Scorpio,Aiolos di Sagittarius,Shura di Capricorn,Camus di Aquarius,Aphrodite di Pisces,e Shion,il Gran Sacerdote assassinato 13 anni prima dell'inizio della storia,ex Gold Saint di Aries,e maestro di Mu.
Andando per ordine,il primo avversario è uno che a combattere non ci pensa proprio,d'altra parte non vede proprio perchè scomodarsi,dato che prima di arrivare al Tempio avete ancora 11 Case da attraversare;al limite e se proprio insistete a volerlo far lavorare,ripara le armature danneggiate,ma anche per quello ha preso le sue precauzioni,per cui a scanso di equivoci e per evitare seccature se n'è andato in un bel posticino inaccessibile ai più,giusto per essere sicuro che se qualcuno ce la fa ad arrivare al suo cospetto,quel qualcuno ha senza ombra di dubbio delle amicizie molto molto altolocate,per cui una volta tanto occorre proprio derogare al sano principio di lavorare il meno possibile,meglio ancora per niente: stavolta comunque non c'è motivo di scomodarsi,quindi Mu dell'Ariete vi augura buon viaggio.
Il successivo è uno il cui massimo impegno consiste nel fare la faccia feroce per un paio di minuti,prima di uscirsene in una fragorosa risata e poi offrirvi premuroso dei biscottini per non farvi affrontare il resto della scalata al Tempio a stomaco vuoto.
La Casa successiva incontrata dai nostri eroi,quella dei Gemelli,è ormai disabitata da 13 anni,ma vi pare che qualcuno abbia notato la singolare coincidenza di date e abbia fatto 2+2?Neanche per sogno,il Cavaliere dei Gemelli non si sa che fine abbia fatto (cioè,lo sanno tutti,tranne i suoi colleghi Cavalieri d'Oro,e anche quelli che lo sanno in primis non ritengono di doverne informare i loro colleghi,e in secondo luogo non ci trovano comunque niente da ridire,beati loro),ma si è gentilmente premurato di non farvi sentire soli,ed ha pertanto chiamato Jem e le Holograms a tenervi compagnia.
Finalmente alla Quarta Casa incontriamo qualcuno seriamente intenzionato a fare molto male all'arrogantello di turno (per inciso si fosse trattato di Shun o Ikki o anche di Hyoga mi sarebbe pure dispiaciuto,ma trattandosi di Shiryu vale all'incirca lo stesso discorso che farei se in ballo ci fosse  Seiya,ovvero 'Ma quand'è che finalmente ce lo togliamo dai piedi?'),e tra l'altro per poco non ci riesce pure,peccato solo sia un colossale cretino travestito da tamarro,e per spedire più rapidamente l'avversario all'aldilà,sposta la battaglia sull'orlo della fossa per il mondo dei morti;sfortunatamente Atena sceglie proprio quel momento per accorgersi che il Cavaliere di Cancer ha un po' perso di vista gli ideali di giustizia e saggezza che dovrebbe difendere (accorgersene del resto non era facile,il nostro aveva solo le pareti e il pavimento di casa tappezzati coi volti delle persone che aveva ucciso,collezione che non per niente gli era anche valso il simpatico nomignolo di Death Mask) e per privarlo di conseguenza dell'armatura d'oro,dopodichè a questo simpaticone succede di mettere un piede in fallo,e nella fossa ci cade lui.
Alla Quinta Casa incontriamo un ragazzo tanto bravo,simpatico e volenteroso,ma non molto sveglio,che alla vigilia dell'arrivo dei Bronze Saint al Tempio ha appena avuto sentore di qualcosa di leggermente sospetto (meglio tardi che mai),ma invece di concentrarsi su questo,si lascia coinvolgere in una guerra dei mille giorni contro Shaka della Vergine (solo questo dettaglio basta a rendere l'idea di quanto sia noiosa la vita di un Gold Saint,ma anche di come i Gold Saints medesimi farebbero veramente di tutto pur di non lavorare,compreso stare quei tre anni a guardarsi in faccia con un collega,si presume in attesa che uno dei due crolli dal sonno),cosa che dà l'opportunità al Gran Sacerdote di colpirlo con una tecnica che gli permette di controllarne la mente,di modo che quando Seiya arriva alla Casa del Leone,malgrado i due siano amici,Aiolia sia seriamente intenzionato ad ucciderlo,ma a farsi uccidere al posto del protagonista arriva un certo Cassios,morto il quale Aiolia recupera le sue facoltà mentali,e permette a Seiya e agli altri di andare avanti.
Alla Sesta Casa sta uno dei Gold Saint più forti,che per inciso attinge la sua enorme forza pregando non Atena,e nemmeno Zeus,bensì Buddha,ma sono dettagli,che diamine vogliamo stare sempre a cavillare su questioni secondarie,per cui sorvoliamo su questo aspetto,per meditare sul fatto che dopo aver agevolmente messo al tappeto Shiryu,Seiya e Shun,al momento di dare il colpo di grazia a quest'ultimo arriva il solito Ikki col tempismo che sfodera sempre quando il suo caro fratellino si trova nei guai (ovvero praticamente ogni tre pagine,e questo nonostante un po' tutti non facciano che ripetergli che dovrebbe diventare più aggressivo e spietato,nemici compresi,un attimo prima di suonargliele sonoramente),e i due,dopo aver combattuto per qualche minuto,per riprendersi dalle fatiche della battaglia vanno a farsi un viaggetto in un'altra dimensione,di ritorno dal quale Shaka inizia finalmente a dubitare della moralità del Grande Sacerdote,e per farsi perdonare manda via Ikki dopo averne rigenerato l'armatura.
Superata la Casa della Vergine,i nostri eroi pensano che non incontreranno ostacoli in quella della Bilancia,notoriamente disabitata da un paio di secoli,e invece vi incontrano Camus dell'Acquario,il maestro di Hyoga,che imprigiona proprio l'allievo in una bara di ghiaccio,dalla quale il Bronze Saint verrà fuori grazie all'aiuto dei suoi compagni e dell'armatura della Bilancia.
All'Ottava Casa incontriamo la Penelope del gruppo,ovvero Milo dello Scorpione,colui che pur dando l'impressione di essere impegnato a tempo pieno a lavorare alacremente,in realtà non conclude mai nulla,cosa di cui abbiamo modo di renderci ben conto già durante la sua prima apparizione,nella quale c'informa con dovizia di dettagli in cosa consista il suo Scarlet Needle nel tempo che gli serve per scagliare i primi 14 dei 15 colpi che compongono tale attacco,dopodichè,arrivato il momento di lanciare Antares,ovvero il colpo definitivo e letale,ecco che non si sa come mai ci ripensa,e si dà da fare a curare le 14 ferite causate in precedenza,con tanti saluti e scuse per avervi fatto perdere tempo.
La Nona Casa dovrebbe in teoria e per logica essere vuota,dato che il precedente occupante è morto anni prima,e nessuno si è ancora preso il disturbo di rimpiazzarlo (sicuramente per via dei troppi impegni),e invece noi e i nostri amici Bronze Saint abbiamo modo di sperimentare quanto siano temibili le armature d'oro quando nessuno le indossa,difatti per poco i nostri non vengono messi al tappeto da una singola freccia scagliata con le migliori intenzioni,dopo essere sopravvissuti a ogni tentativo in tal senso compiuto dai Gold Saint incontrati in precedenza;in conclusione comunque Aiolos del Sagittario voleva solo affidare Atena a chi fosse riuscito a leggere il suo testamento (ve l'ho detto che i Gold Saint non sanno come passare il tempo,perciò non gli sembra mai di complicarsi la vita (nonchè la morte) abbastanza).
Alla Decima Casa troviamo un altro ragazzo deciso a fare il proprio dovere,malgrado sia anche uno dei pochi a conoscere l'identità del Grande Sacerdote,e che quindi a rigor di logica dovrebbe nutrire perlomeno qualche perplessità nell'eseguirne gli ordini,perplessità che invece non sembrano sfiorare Shura,almeno fino al momento in cui Shiryu (sempre lui) si dimostra pronto a morire pur di sconfiggerlo,motivo per cui il Gold Saint del Capricorno viene finalmente folgorato dalla consapevolezzo dell'error di un dì,quindi accetta serenamente il destino di disintegrarsi,non prima di avere salvato la vita di Shiryu donandogli non solo la sua armatura,ma anche la sua spada Excalibur,in caso dovesse averne bisogno.
Camus dell'Acquario lo abbiamo già incontrato,e stavolta lo troviamo al suo posto,un po' sorpreso di trovarsi nuovamente di fronte l'allievo che pensava di aver surgelato per bene,e ancora più sorpreso quando tra bastoncini e sofficini ci finisce lui,spedito lì proprio dall'allievo così amorevolmente allevato...se non altro può compiacersi che i suoi insegnamenti non siano caduti nel vuoto.
Alla fine del viaggio,per Aphrodite dei Pesci vale un po' il discorso fatto a proposito di Mu,solo adeguatamente rovesciato,ovvero: "Che diamine avete combinato,cari i miei colleghi?Non pretenderete mica che ai nostri visitatori ci pensi io,la Milady del gruppo (con tanto di neo)! (solo per la cronaca,malgrado il nome e l'aspetto,entrambi che più effeminati non si può,il Cavaliere dei Pesci è un uomo)
Chi vuoi imbrogliare tu?tornatene nella tua serie.
non diciamo sciocchezze,signori,la mia è una funzione puramente decorativa/riempitiva,difatti non mi hanno neanche dotato di armi degne di questo nome:provateci voi a combattere utillizzando delle ROSE!
Vi sembro Milord/Tuxedo Kamen,per caso?" (sorvolando misericordiosamente sull'utilità ed efficacia in battaglia anche di quest'ultimo)

Di fatto insomma il Cavaliere dei Pesci vorrebbe tanto ostacolarvi,ma purtroppo purtroppissimo non dispone di armi adeguate,inoltre la battaglia gli guasterebbe la permanente,quindi finge di non notarvi mentre gli passate sotto il naso.
Al termine di questa carrellata,non trovate anche voi che valesse decisamente la pena farsi correndo tutta la scalinata al Tempio?quando vi ricapita di fare la conoscenza di un tale assortimento di simpaticoni?
A dire la sincera verità,il manga non mi ha entusiasmato più di tanto,e lo stesso deve essere stato per l'anime,visto che ricordo solo vagamente i Bronze Saint ai piedi della scalinata e in procinto di attraversare le Dodici Case,ma assolutamente niente del resto,non so se perchè effettivamente non vidi altro (il che comunque vuol dire che ho interrotto precocemente la visione,presumibilmente per scarso interesse),o se invece semplicemente perchè non mi sono rimasti impressi n combattimenti tutti fondamentalmente identici;ho apprezzato comunque l'ambientazione che Kurumada ha scelto per la sua storia,lo sfondo epico/mitologico è stato reso piuttosto bene e anche con una certa accuratezza (piuttosto rara tra gli autori nipponici,quando in ballo ci sono elementi della tradizione classica/occidentale),ed anche tutte le altisonanti sboronate sparse a piene mani per tutta la serie non mi disturbano come accadrebbe normalmente,segno che sono al loro posto,e che semmai quella fuori posto sono io,visto che comunque ne avevo già abbastanza dopo non molto di tutti questi benedetti Saint che se le davano di santa ragione;ciò nonostante,sono arrivata in fondo senza grossi sforzi,probabilmente anche grazie al fatto che in qualche modo mi sentivo almeno un po' coinvolta dalle vicende dei personaggi,o quantomeno di alcuni,ovvero proprio i Gold Saint (o anche le loro armature) cui ho dedicato questo post-divertissement,che mi hanno regalato momenti d'impareggiabile ilarità,e che anche per questo motivo aspettavo sempre di veder ricomparire nella storia.
Quindi la saga di Hades per me è stata veramente una festa,visto che non solo all'inizio di questo arco tornano tutti al gran completo,vivi e morti,a darsi battaglia,ma soprattutto non abbandonano mai del tutto la scena fino al gran finale,al termine della quale per quanto riguarda i miei beniamini e tornando al discorso iniziale,mi rimane un'unica ma ingombrante perplessità:ma in base a quale criterio avviene il reclutamento dei Gold Saint?quali sono i requisiti richiesti?
Perchè insomma,tra traditori dalla personalità multipla,gente che ha un concetto di giustizia un po' troppo sbilanciato a favore della forza,gente che passa le sue giornate a meditare senza chiedersi mai ragione di ciò che gli capita intorno,e tutta una serie d'individui che proprio non si capisce come passino le loro giornate,viene sul serio da chiedersi come sia potuto succedere che proprio costoro siano stati scelti come i migliori,i più forti e affidabili guerrieri di Atena,quando nel momento del bisogno ce ne fosse uno e uno solo intanto ad accorgersi di quello che sta succedendo,dopodichè che non si dimentichi di bruciare il suo cosmo per sconfiggere l'avversario,forse perchè tutti troppo presi dal declamare altisonanti scempiaggini (le epiche sboronate di cui abbonda questo manga per me sono state un altro motivo di costante divertimento),facendosi sopraffare con sconcertante rapidità da avversari di livello molto inferiore;nonostante ciò o forse anche per questo alcuni di loro sono finiti tra i miei personaggi preferiti,soprattutto per via della loro fantastica idiozia.

sabato 24 dicembre 2011

A tutti voi che passate di qui

che siate qui per intenzione o solo per caso e di passaggio,

ai miei carissimi follower e a quelli che non lo sono



Tantissimi cari auguri di Buon Natale e Buone Feste!

giovedì 22 dicembre 2011

30DMC - Day 17

A manga that you feel embarrassed about liking: Saint Tail


Beh,in realtà non mi sento per nulla imbarazzata dal fatto di apprezzare questo manga,anche se forse dovrei XD
Ma non ho scheletri in libreria,o per meglio dire,non ci sono manga che razionalmente penso non dovrebbero piacermi,o che almeno dovrei riconoscere come piaceri di serie B o C,o magari ci sono e io non li percepisco come tali,il che suppongo sia piuttosto grave.
Venendo a Saint Tail comunque,ammetto che non è certo di un capolavoro,anzi è sicuramente un manga piuttosto infantile,ciò nonostante mi piacque l'anime al suo passaggio televisivo di qualche anno fa,quando avrei dovuto aver superato da un pezzo lo 'stadio maghette',e m'imbarcai nel recupero dei primi volumetti della testata Amici della Star Comics solo per avere la possibilità di leggerne anche la versione cartacea,alla quale non escludo di essermi avvicinata nella speranza di liberarmi di quest'infatuazione,obiettivo peraltro miseramente fallito;che vi devo dire?
Questa serie è un ibrido in salsa zuccherosa e neanche riuscitissimo di Occhi di gatto e Magica Emi (entrambi cartoni che mi piacevano un sacco tra l'altro,e ai quali la stessa autrice ha dichiarato di essersi ispirata (precisazione superflua,ma così ci leviamo il pensiero)),ma a me piace tanto lo stesso,anzi,ci sono talmente affezionata che spero riceva prima o poi una pubblicazione autonoma,dal momento che malgrado l'affetto non me la sono sentita di tenermi una trentina di volumetti solo per possederne la verione cartacea,visto che a parte Saint Tail l'unico altro manga che m'interessava (Una ragazza alla moda della Yamato) l'avevo già nell'edizione in monografico.
Di questa serie trovo adorabili i personaggi principali,e le ingenuità della trama m'inteneriscono anzichè irritarmi come succede di solito:tra l'altro preferisco i personaggi un po' infantili come Meimi a quelli troppo precoci e smaliziati alla Amu Hinamori,per capirci,o meglio,se i personaggi sono bambini,preferisco che siano rappresentati come tali,anzichè come adolescenti nel pieno di una tempesta ormonale,tutti rossori e sospiri,sorvolando sul fatto che tra l'altro e solo per la cronaca Meimi coi suoi 14 anni è effettivamente un'adolescente,Amu,dal basso dei suoi dieci anni,no.
E dopo aver dato sfogo alla bacchettona che è in me,qualche cenno di presentazione.

Trama: Meimi ha quattordici anni,e frequenta l'istituto religioso Saint Paulia;di notte diventa la ladra esperta di giochi di prestigio Saint Tail,identità dietro la quale ruba solo oggetti sottratti indebitamente per farli riavere ai legittimi proprietari.
Incaricato delle indagini sul caso è un giovane detective,Daiki Asuka,compagno di classe di Meimi,il quale,sempre più affascinato dalla misteriosa ladra,le fa promettere di avvertirlo ogni volta che intende compiere un furto,e che non si farà catturare da nessun altro all'infuori di lui.

Manga e anime: Kaitou Saint Tail (怪盗セイント・テール - La misteriosa ladra Saint Tail) è un manga shoujo scritto ed illustrato dalla mangaka giapponese Megumi Tachikawa;pubblicato a partire dal 1995 sullarivista Nakayoshi della Kodansha e successivamente raccolto in 7 volumi,è stato adattato in una serie animata di 43 episodi,trasmessi per la prima volta da TV Asahi dal 12 ottobre 1995 al 2 settembre 1996.
In Italia l'anime è andato in onda nel 1997 su Italia 1 col titolo Lisa e Seya-Un solo cuore per lo stesso segreto,in una versione da cui sono stati eliminati gran parte dei riferimenti alla religione presenti nell'anime originale così come nel manga,pubblicato da Star Comics dal novembre 1997 al settembre 1999 nella rivista contenitore Amici,col titolo di Saint Tail.

mercoledì 21 dicembre 2011

30DMC - Day 16

A manga that isn’t licensed but SHOULD be: Skip Beat!




Non per essere monotona,ma è veramente troppo deprimente vedere che razza di shoujo sono recentemente sbarcati in Italia,mentre un manga carino come Skip Beat! continua ad essere colpevolmente  ignorato;comunque,se volete ho anche altre nomination da fare,e se SB ha troppi volumi,allora ditemi un motivo per non pubblicare Love so Life;dite che se scrivo a Babbo Natale,qualcuno l'anno prossimo li farà arrivare qui da noi?
Tornando a SB,nel blog oltre ad una breve presentazione trovate anche il riassunto del primo episodio,e tutti gli altri in streaming (mica sto cercando di reclutare adepti,cosa vi salta in mente u_u).

martedì 20 dicembre 2011

30DMC - Day 15

 The saddest scene:


Ce ne sono per la verità molte altre anche all'interno di questa stessa serie (hai voglia!),ma dovendo dirne una in particolare la scelta è ricaduta su questa,che oltre ad essere triste in una maniera veramente devastante è anche quella che ha in qualche modo distrutto la mia innocenza;in precedenza infatti,nonostante gli anime strappalacrime nel corso della mia infanzia si siano veramente sprecati,ogni sventura possibile e immaginabile (e non,anche e soprattutto) capitata ai protagonisti veniva sempre e immancabilmente lavata via da un bell'happy end consolatorio,del quale in questo caso a questo punto diventò chiaro che non ci sarebbe stata traccia,anche se in qualche modo il peggio doveva ancora arrivare.
E voi forse direte: ma cara mia,che ti aspettavi da un anime sulla Rivoluzione Francese?
Ma quando vidi l'anime per la prima volta ero piccolina,e certe cose a scuola non le avevo ancora studiate,e poi a prescindere dal contesto un lieto fine a quei due glielo si poteva dare lo stesso,no?
No,evidentemente,e col tempo ho imparato anche a farmene una ragione,all'epoca però stetti malissimo per giorni alla fine del cartone,ed anche in seguito l'impatto emotivo di questa scena è rimasto comunque notevole.

lunedì 19 dicembre 2011

30DMC - Day 14

A manga that makes you cry:  Honey and Clover



Non ho la lacrima facile,e soprattutto leggendo è difficile che mi ritrovi improvvisamente coi lucciconi agli occhi (guardando un film o un anime mi succede più facilmente),ma di tanto in tanto capita anche a me d'imbattermi in qualche libro o in qualche manga capace d'infrangere la corazza d'impassibilità che mi accompagna di solito.
Honey and Clover è una di queste eccezioni,sarà la bravura dell'autrice nel generare empatia tra i lettore e i personaggi,sarà anche che all'epoca della lettura ma anche ora mi ritrovavo in situazioni e stati d'animo analoghi a quelli di alcuni personaggi.sta di fatto che nel corso della lettura una lacrimuccia mi è scesa piuttosto di frequente.

Trama: Protagonisti della serie sono alcuni studenti di una scuola d'arte:tre di loro,Yuuta Takemoto,Shinobu Morita e Takumi Mayama vivono nello stesso fatiscente palazzo,e nonostante la sistemazione per molti versi scomoda e i loro limitati mezzi economici,hanno comunque occasione di godersi le piccole gioie della vita e momenti di allegria e spensieratezza.
Un giorno uno dei professori della scuola,Shuuji Hanamoto,presenta loro la nipote Hagumi,una ragazza di 18 anni che però ha l'aspetto di una bambina,e di lei s'innamorano sia Takemoto che Morita,manifestando ciascuno a suo modo i propri sentimenti,Morita in maniera più plateale,arrivando ad irritare la ragazza col suo atteggiamento,o quantomeno ad intimorirla,Takemoto invece,inizialmente non ben consapevole dei suoi sentimenti,accontentandosi di starle vicino come amico.
Del cast dei personaggi della serie fa parte anche Ayumi Yamada,un'abile ceramista e ragazza più bella e corteggiata della scuola,che però malgrado sappia di non essere corrisposta,è innamorata di Mayama,innamorato a sua volta della donna presso la quale lavora,Rika Harada,vedova e amica del professore Hanamoto.

Manga e anime: Honey and Clover (ハチミツとクローバー Hachimitsu to Kuroba) è un manga josei in 10 volumi di Chica Umino,serializzato dal 2005 al 2006 sulla rivista CUTIEcomic della Shueisha,pubblicato in Italia da Planet Manga dal 2007,adattato in due serie anime di 26 e 12 episodi,andate in onda rispettivamente dall'aprile al settembre 2005 e da giugno a settembre 2006,per la regia la prima di Kenichi Kasai e la seconda di Tatsuyuki Nagai.
Del 2006 è un live action di 115 minuti,diretto da Masahiro Takada.

domenica 18 dicembre 2011

30DMC - Day 13

The most epic scene ever:


Qui sinceramente non sapevo proprio che mettere:prediligendo in linea di massima storie 'normali' e ad ambientazione quotidiana,diciamo che l'epicità non trova molto spazio nelle mie letture;alla fine neanche questa che ho inserito corrisponde in toto a tale criterio,però guardando l'anime su questa sequenza mi sono galvanizzata parecchio,e questo è quanto...

sabato 17 dicembre 2011

Momento Revival #7 : Lupin, l'incorreggibile Lupin (Enzo Draghi,1987)



Ed eccoci a fare un nuovo salto indietro nel tempo,stavolta con la sigla della terza stagione del celebre anime di Lupin III,sigla che per la verità credevo più recente,si vede che invece sono proprio vecchia dentro.
Comunque,di Lupin forse vi sareste aspettati la prima sigla,quella classica,che a me per inciso non dispiace,delle due però stranamente rispetto al solito devo dire che preferisco la versione più recente.

Il manga creato da Kazuhiko Kato (in arte Monkey Punch) si ispira alle avventure del ladro gentiluomo Arsene Lupin,nato dalla penna di Maurice Leblanc;l'Arsenio Lupin III di Kato infatti è il nipote del personaggio creato dallo scrittore francese.
La prima serie del manga è stata serializzata sulla rivista settimanale della Futabasha Weekly Manga Action dal 1967 al 1972;sulla stessa rivista dal 1977 al 1981 fu pubblicata anche la seconda serie del manga;entrambe queste sono state pubblicate in Italia da Star Comics dal 2002 al 2006 per un totale di 13 volumi la prima,e dal 1994 al 1996 la seconda,per altri 31 volumi.
Nel 1969 un episodio pilota di 13 minuti riscosse un notevole successo,e diede il via ad una fortunata serie anime,articolata finora in tre stagioni di 23,155 e 50 episodi ciascuna,più una stagione andata in onda tra seconda e la terza rimasta bloccata a quota 6 episodi,cinque film,sei OAV,22 special,ed un Crossover con la serie creata da Gosho Aoyama Detective Conan.
La prima stagione dell'anime in Giappone è stata trasmessa dal 24 ottobre 1971 al 26 marzo 1972,mentre in Italia è arrivata nel 1979,ed ha tuttora un grande successo di pubblico sia coi nuovi episodi che con le repliche,in patria così come da noi.

30DMC - Day 12

A manga you used to love but don’t anymore: Kimi ni Todoke (Arrivare a te)



Anche in questa categoria c'è un bell'assembramento,ma Kimi ni Todoke nei primi volumi lo amavo davvero,l'ho amato fino al quinto volumetto,al sesto l'incantesimo si è spezzato,devo dire con inedito tempismo per quanto mi riguarda,visto il destino della pubblicazione italiana dei successivi (tuttora dispersi,per chi non ne fosse al corrente);comunque sia,non è bene essere precipitosi,perchè poteva trattarsi semplicemente di un volume sottotono,anche se mi sembrava che le perplessità riguardassero aspetti come la gestione della trama e dei personaggi,e non un momentaneo cortocircuito tra le mie aspettative e quello che effettivamente mi ritrovavo a leggere.
Visto che in questo caso non potevo concedere un ulteriore volume di dubbio,perchè l'ulteriore volume in Italia non è finora arrivato,ma di questa serie hanno realizzato un adattamento animato al momento articolato in due stagioni,evidentemente perchè sono tra i pochi ad avere delle riserve su questo titolo,che invece ha riscosso e continua a riscuotere un notevole successo,confermandosi anche quest'anno lo shoujo manga più venduto in Giappone,dicevo che,avendo a disposizione l'anime,che nella seconda stagione riguarda parte dei capitoli mai arrivati in Italia,ne ho approfittato per documentarmi meglio,e la conclusione è stata che la puzza di bruciato che avevo cominciato a sentire nel sesto volume non era un inciampo casuale,ma al contrario corrispondeva ad un effettivo calo di tono ed all'appiattirsi della storia.
Per cinque volumi avevo trovato tenera e buffa Sawako con le sue ingenuità e le sue stramberie,al sesto,di fronte all'ennesimo sorriso taumaturgico di Kazehaya ho pensato che non era più tempo per questo genere di espedienti,che abbiamo capito da tempo che l'incoraggiamento di Kazehaya è stato un volano importante per spingere la protagonista fuori dal suo guscio d'isolamento (e idee strampalate),ma giocare ancora su un aspetto del genere significa solo aver fiutato l'aria e preso la decisione di allungare il brodo,che infatti è esattamente quello che è accaduto,come posso confermare dopo essermi sciroppata la seconda stagione dell'anime (per la qual cosa scusatemi,ma vi chiedo un applauso,visto che avevo sbadigliato quasi ininterrottamente su tutti quelli che ero riuscita a guardare della prima:credeteci o no,normalmente non sono particolarmente sensibile ai gap di valutazione che riscontro tra me e i miei interlocutori,ma sentire un coro quasi unanime di lodi sperticate per una serie che non avevo potuto fare a meno di trovare orrendamente soporifera mi ha fatto davvero sentire un'aliena,e prima di decidere che dopotutto non m'importava di andare controcorrente perchè davvero non avevo modo di cambiare opinione,mi sono ritrovata a chiedermi che cosa ci fosse a non andare in me xD),seconda stagione che dopo la lentezza e zuccherosità della prima si è rivelata il festival dei malintesi e delle paturnie,entrambi portati ad un livello francamente inconcepibile,pur volendo concedere tutte le possibili giustificazioni e attenuanti del caso;ora il manga mi pare sia giunto a quota 15 volumi,Shouta e Sawako ce l'hanno fatta a fidanzarsi,per cui adesso è il turno dei comprimari,che stando alle mie informazioni bivaccano e temporeggiano anche loro,mentre ancora manca il famigerato bacio tra i protagonisti,evento atteso ormai spasmodicamente dai fan della serie,e che per inciso ha anche portato un certo numero di visitatori in questi lidi.

venerdì 16 dicembre 2011

30DMC - Day 11

Your first manga crush: Shun Makabe/Paul Cabor (Ransie la strega)

Le immagini in cui era da solo non mi piacevano,questa invece la trovo tanto carina,lui è quello dietro la protagonista.

Sinceramente non sono molto sicura in proposito,di sicuro comunque è una delle mie cotte più antiche tra quelle che ricordo;sicuramente all'epoca ne avevo anche altre,ma Paul/Shun è l'unico di cui mi ricordi qualcosa oltre al nome (per esempio almeno per sommi capi la trama della storia in cui è inserito),ed è senz'altro opportuno specificare che si tratta di una anime crush,dal momento che risale appunto al periodo in cui guardavo il cartone animato di Ransie la strega,visto che il manga l'ho letto solo pochi anni fa,tra l'altro senza nessun ritorno di fiamma,non so se per le differenze tra manga e anime,o per via di un cambiamento di gusti da parte mia,fatto sta che conoscendolo adesso non me ne sarei innamorata,e a ben guardare,già all'epoca il suo trono era insidiato dal fratellino Aron;una cosa che non è cambiata negli anni a questo proposito è l'interessarmi a più esponenti maschili della stessa famiglia,solo negli ani-manga però (per fortuna,aggiungerei xD).

Trama: Ranze Eto (Ransie Lupesco nell'adattamento italiano dell'anime) è una graziosa ragazzina che frequenta le medie come un'umana qualsiasi,ma è in realtà un'abitante del Mondo Magico come tutta la sua famiglia,a cui è stato affidato il compito di custodire la porta che collega il mondo umano con quello magico.
Figlia di un vampiro e di un lupo mannaro,è una vampira di sangue misto,non si nutre del sangue delle sue vittime,ma ne assume le sembianze dopo averle morse,lasciandole in stato d'incoscienza finchè uno starnuto non la fa tornare al suo aspetto normale.
E' innamorata del suo compagno di classe Shun Makabe (Paul Cabor),ma il suo sembra destinato a rimanere un amore impossibile,dal momento che un abitante del Mondo Magico non può avere una relazione con un essere umano,e anche quando questo ostacolo verrà a cadere in seguito alla scoperta che Shun è il principe perduto del Mondo Magico,i nostri amici dovranno affrontare ancora diverse peripezie prima di poter vivere serenamente il loro amore.
Il resto della serie (dal volume 17 in poi) riguarda principalmente il fratello di Ranze (Rinze,Ronnie nell'anime),e i figli di Ranze e Shun.

Manga e anime: Tokimeki Tonight (ときめきトゥナイト)è un manga shoujo di Koi Ikeno,pubblicato sulla rivista Ribon della Shueisha dal luglio 1982 all'ottobre 1994,successivamente raccolto in 30 volumi,a cui nel 2000 si è aggiunto un volume spin-off intitolato Tokimeki tonight: Hoshi no yukue;pubblicato in Italia dalla casa editrice Star Comics nella collana Shot dall'ottobre 2002 al marzo 2005 col titolo Ransie la strega-Batticuore notturno,seguito dal volume speciale Nei pressi di una stella.
Dal 7 ottobre 1982 al 22 settembre 1983 sul canale NTV ne è andato in onda l'adattamento animato in 34 episodi,diretti da Hiroshi Sasagawa,anime trasmesso anche in Italia negli anni '80 col titolo Ransie la strega su diversi canali locali;essendo il manga solo alle sue battute iniziali all'epoca di realizzazione dell'anime,tra i due media esistono notevoli differenze.
 Nel 2002 l'autrice ha iniziato a lavorare ad una sorta di remake del suo manga più famoso,intitolando questo nuovo lavoro Tokimeki Midnight,pubblicato sulla rivista Cookie (Shueisha)conclusosi nel 2009 con 9 volumetti,editi in Italia col titolo Ransie la strega-Batticuore a mezzanotte dal maggio 2005 al marzo 2010 nelle collane Shot e Turn Over.

mercoledì 14 dicembre 2011

30DMC - Day 10

A manga that makes you fluffy and happy when you read it: Kuragehime



Non è il primo manga che mi viene in mente in base a questo criterio,e neanche il secondo,che però mi faccia quest'effetto è la sacrosanta verità,l'uscita di ogni volumetto è da me salutata sempre con viva soddisfazione,e a fine lettura mi ritrovo sempre con un sorrisetto beato (e beota,anche) sul viso.
Anche l'ultimo numero,il settimo,uscito qualche settimana fa,ha confermato l'ottima impressione che ho di questa serie,che non dimentica romanticismo e profondità,pur restando sempre spassosissimo.
Se l'interesse maggiore riguarda infatti l'esito del triangolo tra Tsukimi e i due fratelli Koibuchi,Shu e Kuranosuke,le inquiline dell'Amamizukan e la sorte dello stabile stesso hanno senz'altro un peso non trascurabile nella storia,e l'autrice certo non li lascia in un angolo a fare da anonimo sfondo,nossignore.
Le Amars anzi sono sempre più presenti di volume in volume con le loro manie a renderle simpatiche e buffe senza mai scadere nel macchiettistico,anzi acquisendo sempre maggiore spessore proprio grazie alle tante gag di ogni numero,mentre per quanto riguarda l'Amamizukan,il suo salvataggio non finisce col rivelarsi uno dei tanti pretesti utilizzati per innescare una storia,frettolosamente abbandonati una volta che la storia medesima si è avviata;al settimo volume fa da location esclusiva per la prima sfilata della linea di abbigliamento creata per salvarlo dall'abbattimento,e questo obiettivo rimane il nucleo fondamentale della storia così come lo era nelle prime battute,il resto,anche la maturazione di Tsukimi e l'eventuale fuoriscita della principessa che custodisce dentro un bozzolo così poco elegante,sono aspetti in certo modo secondari rispetto al vero motore della vicenda.

"In altre parole,riassumendo la questione,nonostante abbia fatto l'incantesimo e l'abbia trasformata in una principessa,la conclusione è che il mago non può diventare il principe azzurro?insomma...il mago alla fine rimane fregato?" (Kuranosuke)

martedì 13 dicembre 2011

30DMC - Day 09

A manga you’d like to see more of: Sailor Moon



Siamo seri,quello non è un manga,è un bignami,sono veramente tante,per non dire decisamente troppe,le questioni che non trovano una spiegazione esauriente e convincente nel corso della serie.
Torno dopo parecchio a farmi sotto con questo giochino,stavolta con la combattente che veste alla marinara e con le avventure che la vedono protagonista.
Essendo come già detto una quasi neofita dei manga,mi ero persa l'uscita della prima edizione,e pur curiosa di leggere l'originale di un'anime che avevo apprezzato parecchio,e che aldilà del gradimento personale ha sicuramente fatto epoca,non me la sentivo di spendere le cifre folli che chiedevano su ebay per ogni volume,quindi la riedizione approdata in Italia circa un anno fa da me è stata accolta veramente come una manna dal cielo,ma l'entusiasmo iniziale ha lasciato il posto a perplessità via via sempre maggiori,ed alla fine della fiera ero solamente contenta di non aver mai dato retta all'insano impulso di procurarmi l'unica edizione esistente in precedenza qui da noi.
Di seguito una carrellata in ordine alfabetico su questo manga-anime,carrellata che si riferisce all'intera serie,per cui segnalo la possibilità di eventuali spoiler.


Anime: uno dei rari casi di anime superiore al manga sotto quasi tutti i punti di vista,perlomeno nell'ambito delle mie sicuramente limitate conoscenze;è comunque mia ferma convinzione che la Takeuchi dovrebbe innalzare un monumento gigante agli sceneggiatori dell'anime,per aver fatto il lavoro che lei non si è presa il disturbo di fare,ovvero costruire una storia,e di averle in questo modo dato la possibilità di garantirsi una serena vecchiaia,dato che difficilmente il solo manga sarebbe bastato a riscuotere l'enorme successo di cui invece Sailor Moon ha goduto e continua a godere.
I millemila episodi di ogni stagione infatti saranno stati senza dubbio ripetitivi e ridondanti,ma hanno avuto almeno il pregio di dare un minimo di spessore alla storia e ai personaggi,entrambi elementi che nel manga di provenienza risultano spesso poco più che abbozzati.

Black Moon: seconda saga della serie,in cui fa la sua apparizione tra gli altri anche il personaggio di Chibiusa,arrivata dal futuro nel Ventesimo Secolo per cercare il Cristallo d'Argento con il quale risvegliare la madre e salvare la Crystal Tokyo del futuro:della stessa pietra vogliono impossessarsi anche i nemici,in questa occasione impersonati dai Black Moon che danno il nome alla saga,gli stessi che hanno distrutto la Crystal Tokyo del futuro.
Dopo un certo numero di peripezie si scopre che Chibiusa altri non è che la figlia che Usagi e Mamoru avranno in futuro da sovrani di Crystal Tokyo,e che il nomignolo che le hanno affibiato non è cretino manco la decima parte del suo nome di battesimo,Usagi Small Lady Serenity;cioè,fatemi un attimo capire perchè la poveretta non possa chiamarsi con un nome diverso da quello materno,mentre tutti fanno finta di sorprendersi se malgrado i suoi 900 e passa anni abbia ancora l'aspetto di una bambina,e non abbia ancora manifestato nessun potere;inoltre,come funzionano le dinastie a Crystal Tokyo?perchè Usagi è chiamata Neo Queen?voglio dire,è ovvio che finito un regno se ne istauri un altro,e ognuno è nuovo rispetto al precedente,ma non si poteva adottare un sistema di numerazione meno idiota?pareva troppo complicato mettere un numero appresso al nome della regina del momento?
Accanto a questi interrogativi,in questa saga comincia il macello delle linee temporali che d'ora in poi ci accompagnerà per tutto il resto della serie.

Combattimenti: uno degli elementi più innovativi della serie,signore e signori,siamo di fronte ad un manga Girl Power;stavolta le fanciulle non se ne stanno a casa a ricamare in paziente attesa di essere rapite,torturate,rinchiuse in qualche segreta,o comunque di finire in serie difficoltà per dar modo all'eroe di turno di sboroneggiare a tutto spiano prima di trarle in salvo,niente affatto.
Stavolta sono le fanciulle medesime a dare battaglia,e almeno una volta a saga tocca loro pure soccorrere il damigello in distress di turno (di solito Endymion,che del resto è anche uno dei pochissimi personaggi maschili della serie);a parte questo,non ci sono sostanziali differenze con gli omologhi destinati ad un pubblico maschile,a parte forse il fatto che i vari power up e la sconfitta dei nemici di solito dipendono da fattori quali l'amore,l'unione e l'amicizia.
Significativa da questo punto di vista è la differenza tra il manga e l'anime,dal momento che nel primo i combattimenti si risolvono di solito nell'ambito di una singola battaglia,e i nemici soccombono abbastanza rapidamente al potere di Sailor Moon.Nell'anime invece c'era tutta una serie di scontri tutti fondamentalmente identici con un numero spropositato di mostri originati nei modi più fantasiosi prima di arrivare alla resa dei conti finale con i 'cervelli' dell'operazione,che invece sono gli unici a comparire nel manga,e che sono destinati ad una fine ingloriosa nell'arco di una decina di vignette ad essere fortunati.

Disegni: se quelli dell'anime sembravano sproporzionati dal punto di vista dell'anatomia delle Sailor,quelli del manga sono assolutamente fuori concorso:hanno indubbiamente il loro fascino,ma ad esempio mani e piedi sono disegnati in maniera terribile,e in generale il tratto è talmente arioso da risultare spesso e volentieri di fatto evanescente;le illustrazioni comunque le ho sempre trovate molto belle.

Endymion: alias Mamoru,alias Tuxedo Kamen (rispettivamente Marzio e Milord nell'anime),è il principe della Terra che durante il regno di Silver Millennium si innamora ricambiato della principessa della Luna Serenity,ma il loro è un amore proibito,dal momento che gli abitanti dei rispettivi regni non devono incontrarsi;nel momento in cui il Dark Kingdom sobilla la rivolta degli abitanti della Terra sfruttandone l'invidia per quelli di Silver Millennium,portando i due regni a darsi battaglia,Endymion perde la vita per proteggere Serenity,dopodichè lei si suicida per la disperazione.
A quel punto,la Regina Serenity utilizzò gli ultimi bagliori di energia del Cristallo d'Argento per permettere la futura rinascita sulla Terra della figlia,del suo innamorato e delle Guardian dei pianeti.
Al momento del risveglio delle guerriere Sailor nel XX secolo,quindi,anche Endymion si risveglia nei panni di Mamoru Chiba,uno studente delle superiori che non ricorda quasi nulla del suo passato,e che per via di un sogno ricorrente sta cercando il Cristallo d'Argento;in diverse occasioni appare nei panni di un cavaliere mascherato di nome Tuxedo Kamen ad aiutare Sailor Moon quando quest'ultima si trova in difficoltà.
Come reincarnazione di Endymion s'innamorerà di Usagi/Sailor Moon,a sua volta reincarnazione di Serenity,e come specificato dalla Takeuchi è il Guardian della Terra,così come le Sailor lo sono della Luna e degli altri pianeti del Sistema Solare,per cui almeno la lettura del manga mi è servita a liberarmi del tarlo sul perchè solo la Terra non avesse la sua Sailor Guardian,notizia che se era emersa anche nel corso dell'anime a me era sfuggita.

Frasi di battaglia: in quest'ambito c'è una dura lotta per stabilire se siano più ridicole quelle del manga o quelle dell'adattamento italiano dell'anime,ma sulla distanza vince l'anime,dal momento che dal primo all'ultimo episodio Sailor Moon non ci risparmia mai la pappardella di presentazione,mentre le non meno assurde entrate in scena sue e delle altre Sailor del manga per fortuna spariscono abbastanza rapidamente dalla circolazione.

Generali del Dark Kingdom: chiamati anche Shitennou,prima di essere plagiati da Queen Beryl e diventare i luogotenenti dei nemici della prima serie di Sailor Moon,il Dark Kingdom (responsabile della distruzione di Silver Millennium,tornati per sconfiggere definitivamente Sailor Moon e distruggere la Terra),erano le guardie del corpo di Endymion e i suoi migliori amici,ciò che tornano ad essere alla fine della prima saga del manga,anche se solamente sotto forma dei minerali di cui portano il nome,ovvero la jadeite,la nephrite,la zoisite e la kunzite,talvolta manifestandosi tuttavia anche in forma di spiriti come consiglieri e come sostegno per Endymion.
Sono tra i tanti personaggi di cui la Takeuchi ha dimenticato di dirci il destino alla fine del manga.


Hotaru Tomoe: è la ragazzina figlia dello scienziato e preside dell'Istituto Mugen Soichi Tomoe,ma soprattutto è una rara combinazione di ogni sorta di sfiga possibile e immaginabile:è orfana di madre a causa di incidente occorso nel laboratorio del padre,che per inciso è uno scienziato pazzo;lei stessa rimane coinvolta nello stesso incidente,e si salva solo grazie al fatto che suo padre accetta che lei ospiti un essere alieno nel suo corpo,nel frattempo trasformandola pure parzialmente in cyborg.
L'essere alieno ospitato nel suo corpo si rivela poi essere Mistress 9,l'entità in grado di risvegliare Pharaoh 90,con il quale si fonde diventando un unico essere,dal quale emerge infine Sailor Saturn,la guerriera della distruzione.
Insomma,un tipetto piuttosto pericoloso,malgrado l'aspetto debole e indifeso della dolce ragazzina amica di Chibiusa.

Inner senshi: ovvero come vengono chiamate le Guardian dei pianeti Mercurio,Venere,Marte e Giove dalla terza saga in poi per distinguerle dalle Sailor del Sistema Solare Esterno,in ordine di reclutamento sono:Ami Mizuno (Ami) alias Sailor Mercury,Rei Hino (Rea) alias Sailor Mars,Makoto Kino (Morea) alias Sailor Jupiter e Minako Aino (Marta) alias Sailor Venus;compaiono tutte nell'arco della prima saga e accompagneranno per tutta la serie Usagi/Sailor Moon come compagne di battaglia e come amiche.

Luna: è la gatta nera che vive a casa di Usagi dopo che quest'ultima l'aveva salvata dal gruppo di monelli che la stavano maltrattando,ed è lei ad aver rivelato ad Usagi la sua identità di guerriera Sailor,ad aiutarla nella ricerca delle sue compagne,e più avanti ad informarle tutte del loro passato e della loro missione.Nell'anime la vediamo spesso combattere con Usagi per convincerla ad affrontare la battaglia,nel manga invece dopo le prime due saghe il suo ruolo diventa sempre più marginale.
Dal manga apprendiamo che è un'aliena dalla forma umana proveniente dalla Stella Mau,che sulla Terra assume l'aspetto di un gatto.


Mugen (Infinito): è il titolo del terzo arco narrativo della serie,che prende il nome dall'istituto fondato e diretto dal professor Tomoe,e frequentato da quattro personaggi che fanno la loro apparizione in questa saga,Haruka Ten'o (Sailor Uranus),Michiru Kaio (Sailor Neptuno),Hotaru Tomoe (Sailor Saturn) e Setsuna Meio,quest'ultima identità borghese di Sailor Pluto,apparsa nella saga precedente e morta alla fine della stessa per aver infranto le regole dello spazio-tempo che ha il compito di custodire,allo scopo d'impedire al Black Moon d'impadronirsi dei Cristalli d'Argento del passato e del futuro;anche sulle modalità del suo ritorno la Takeuchi ha dimenticato di darci spiegazioni.
Fulcro della saga nell'anime è il desiderio del professor Tomoe d'impadronirsi del Calice Sacro (Sehai;nel manga invece l'oggetto del desiderio è il solito Cristallo d'Argento),al fine di risvegliare un'entità chiamata Mistress 9,a sua volta in grado di evocare Pharaoh 90,allo scopo di cancellare la vita sulla Terra (una novità in effetti),Calice che si manifesta solo in seguito all'unione di tre talismani,custoditi da altrettante persone di cuore puro;nel manga invece i talismani sono già in possesso e a disposizione di tre guerriere Sailor,Uranus,Neptuno e Pluto,e il calice si manifesta dall'unione dei poteri di tutte le Sailor.

Nemici: su di loro non è che ci sia molto da dire,la stessa autrice nella maggiorparte dei casi non si è presa nemmeno il disturbo di dargli un volto,giusto per non lasciare dubbi circa il loro peso nella storia,difatti mentre nell'anime avevamo episodi su episodi per ogni saga,nel manga il gruppo di nemici di turno viene liquidato nell'arco di due-tre volumi,tanto che almeno io ad un certo punto mi sono ritrovata a chiedermi se ne valeva la pena,ovvero se aveva senso tirare su cinque saghe che erano tutte fondamentalmente identiche alla prima,senza peraltro che tale allungamento fosse perlomeno funzionale ad un maggiore approfondimento della vicenda e del carattere dei personaggi,che soffrono tutti,non solo gli antagonisti,anche se loro sicuramente di più,di una caratterizzazione e di un'approfondimento psicologico praticamente inesistenti.
Per la cronaca comunque,a scontrarsi con le Sailor sono,in ordine di apparzione il Dark Kingdom di Queen Beryl (Regina Periglia nell'anime),Black Moon di Death Phantom,i Death Busters (Esercito del Silenzio nell'anime),il Dead Moon Circus (Circo della Luna Spenta) di Nehellenia e Zirconia,infine Sailor Galaxia e il Chaos Supremo,ovvero l'indiscusso trionfatore al termine della serie.
Nella prima parte della seconda stagione dell'anime troviamo anche due alieni di nome Ail e An (Ale e Anna in Italia),che sottraggono le energie vitali ai terrestri per alimentare l'Albero dell'Oscurità,da cui essi stessi dipendono per sopravvivere.

Outer senshi: compaiono tra la seconda (Sailor Pluto) e la terza saga (Uranus,Neptuno e Saturn),e come dice il nome sono le Guardian dei pianeti del Sistema Solare Esterno;inizialmente di loro non si sa nemmeno se siano alleate o meno,dal momento che sembrano combattere una loro battaglia particolare,e non sono intenzionate a collaborare col resto del Sailor Team;tre di loro custodiscono ciascuna uno dei tre Talismani,il Deep Acqua Mirror,la Space Sword e il Garnet Orb,ognuno dei quali dotato di particolari poteri,e nei quali è evidente il richiamo alle insegne imperiali del Giappone.
Sailor Saturn è l'ultima a risvegliarsi,risveglio contrastato proprio dalle altre tre contro il parere delle altre Sailor,in quanto il suo risveglio comporterebbe la distruzione di ogni cosa:malgrado ciò Sailor Moon e le altre non intendono lasciare che venga uccisa una Guerriera Sailor come loro (cambiando poi inspiegabilmente opinione nel corso della quinta ed ultima saga,in tempo per fare una vera strage di Sailor).
Al suo risveglio chiede a Sailor Pluto di sigillare i suoi poteri in modo da fermare la distruzione del mondo,ma rinasce grazie a Sailor Moon,e da quel momento verrà allevata dalle altre Outer Senshi.

Pegasus: è il cavallo di Helios,sacerdote e custode di Elysion,che lui,imprigionato da Nehellenia,usa per creare un contatto con Sailor Moon e gli altri e avvertirli del mortale pericolo che il regno di Elysion sta correndo sotto l'influsso di una maledizione della stessa Nehellenia;proprio Helios in sogno ha avuto la visione che una principessa guerriera e protetta dai raggi della Luna sarebbe stata colei che avrebbe sciolto il sigillo del Golden Crystal permettendo di respingere la maledizione,e si reca pertanto sulla Terra alla ricerca di tale principessa.

Quartetto delle Amazzoni: compaiono nella storia come nemiche nei ranghi del Dead Moon Circus (quindi nel quarto capitolo della storia),ma si scopre che in realtà sono guerriere Sailor che sarebbero dovute rimanere addormentate nel cuore dell'Amazzonia fino al momento di scendere in battaglia come Guardian di Chibiusa.
Risvegliate in anticipo e plagiate da Nehellenia,che le costrinse a lavorare per il Dead Moon Circus,le quattro nel corso della saga recuperano il ricordo della propria identità e missione,e ritornano ad essere delle Sailor,il cui nome deriva da quello di quattro asteroidi della Fascia principale di asteroidi del Sistema Solare (tra i pianeti di Marte e Giove),e sono Sailor Ceres,Sailor Pallas,Sailor Juno e Sailor Vesta.
Le ritroviamo nell'ultima saga accanto a Sailor Moon e a Sailor Chibi Moon nella battaglia contro Sailor Galaxia.

Relazioni sentimentali: anche da questo punto di vista il manga lascia parecchio all'immaginazione,se vogliamo più dell'anime,che già pareva assai Usagi-centrico;in pratica,a parte un lampo fugace di un flashback sul passato a Silver Millennium,in cui era dato a parere che le Guardian di Serenity se la intendessero con i generali di Endymion,niente sappiamo su eventuali love story delle Sailor,anzi per la verità nel finale troviamo che Mamoru è l'unico maschietto della compagnia,il che vuol dire che troviamo qualcuna a consumarsi per un amore impossibile per Endymion medesimo,impossibile in primo luogo per la devozione e dedizione che le Guardian devono nutrire nei confronti della loro regina,e che non prevede certo che saltino addosso al di lei marito,ma anche per la particolare situazione della Sailor che pare nutrire un interesse illecito nei confronti del suo re,ovvero Sailor Pluto,che oltre alle considerazioni fatte sopra e che per lei valgono in generale in quanto Guardian di Serenity,al suo caso particolare aggiunge la missione di guardiana delle porte del tempo,compito che la costringe a passare praticamente tutto il suo tempo in desolata solitudine;qualcun'altra,vista anche la drammatica penuria di esponenti di sesso maschile di cui soffre Crystal Tokyo,avrà con tutta probabilità modo di considerare molto seriamente il passaggio all'altra sponda,mentre qualcuna più raccomandata ha già ipotecato le attenzioni dell'unico altro ragazzo che compare nella serie fuori dalle schiere dei nemici (Helios).

Star: l'ultima saga vede Sailor Moon e le sue compagne combattere contro un nemico inedito,ovvero una Sailor come loro,Galaxia,che,alla ricerca di una stella in grado di dargli più potere,distrugge tutti i pianeti che incontra sul suo cammino e che ritiene inadatti a raggiungere il suo obiettivo.Giunta sulla stella zero ed alleatasi con Chaos (che alla fine si scopre essere il padre di tutte le stelle delle tenebre,ovvero di tutti i nemici che Sailor Moon e compagne hanno affrontato fino a quel momento) decise che da lì sarebbe partita alla conquista della galassia,intenzionata una volta raggiunto l'obiettivo a liberarsi di Chaos,ed essere l'unica dominatrice del Galaxy Cauldron,il luogo cioè in cui tutte le stelle nascono,eliminando nel frattempo tutte le guerriere Sailor,per impadronirsi dei loro semi di stella (gli Star Seed),i Sailor Crystal.

Trasformazioni: l'espediente più funzionale adottato dagli animatori per ovviare alle gravi carenze del materiale originale,consiste nel mostrare si suppone al rallentatore le fasi che portano Usagi e compagne a diventare le loro omologhe Sailor,impiegandoci ogni volta quei dieci minuti per ciascuna,di modo che non si esagera poi molto affermando che interi episodi se ne andavano a farci vedere le trasformazioni di ogni Sailor,specialmente dalla terza saga in poi.
In mezzo a tutto ciò,dei nemici furbi avrebbero approfittato di tutti questi lunghi intervalli concessi prima che le Sailor fossero in grado di agire per attaccare le Sailor medesime,ma evidentemente erano invece troppo corretti,cosa che avranno avuto gran modo di rimpiangere in seguito,comunque.
A questo gran fluttuare di nastri e ondeggiare di gonne fa da contraltare la trasformazione di Mamoru in Tuxedo Kamen,che viene mostrata una sola volta in tutto l'anime,e che è una cosa fulminea,ma non abbastanza da non rischiare di restarci secchi dal ridere.

Usagi: la protagonista della serie è una ragazza di 14 anni che ha un'esistenza assolutamente normale finchè non incontra una gatta di nome Luna,che le rivela di essere una guerriera il cui compito è trovare e proteggere la Principessa della Luna,e salvare la Terra dalla minaccia del Dark Kingdom.
E' goffa e piagnulucona ma anche molto ottimista e allegra,e grazie alle battaglie sostenute col tempo diventa anche più coraggiosa;crede nell'amore e nella giustizia,ed è grazie a ciò e alla sua fiducia nell'amicizia che riesce sempre ad avere ragione dei suoi nemici e a sconfiggerli.
Man mano nel corso della serie a lei si uniranno altre Guerriere Sailor,mentre nel corso della prima saga si scoprirà anche essere proprio lei la reincarnazione di Serenity,la Principessa del Regno della Luna che le Sailor devono proteggere.

Versione italiana: l'anime di Sailor Moon è arrivato in Italia nel 1995,ed ha subito diversi cambiamenti,a cominciare dai nomi,quasi tutti italianizzati,con cambiamenti anche nella storia,soprattutto dalla terza stagione in poi,culminando nella quinta con l'introduzione di sorelle gemelle per i Three Lights,che nel manga sono tre ragazze che per nascondersi da Galaxia si fingono uomini,salvo poi riprendere le loro sembianze femminili nei panni delle guerriere Sailor Starlight (io francamente non ci vedo niente di strano,anzi il tutto mi appare ben più semplice e naturale della macchinosa soluzione ideata in sede di adattamento italiano),mentre nella versione italiana dell'anime i Three Lights sono ragazzi che hanno delle sorelle gemelle,e sono loro a combattere come guerriere Sailor;sempre nella quinta stagione risulta modificato anche l'ultimo episodio.

Zirconia: confesso che in realtà avevo finito le mie cartucce,e quindi alla lettera zeta non sapevo proprio cosa infilare,salvandomi in corner con l'insetto antropomorfo che fa da guida spirituale a Nehellenia nella quarta saga,quella del Dead Moon Circus,che come si capisce anche da questo dettaglio non è messo proprio benissimo nemmeno ai piani più alti dell'organizzazione,difatti dopo aver imprigionato le Sailor ciascuna nei propri incubi,grazie all'ennesimo power up di Sailor Moon perdono totalmente il controllo della situazione,ed è così che il Dead Moon Circus può tranquillamente chiudere baracca,esattamente come faccio io.

venerdì 9 dicembre 2011

Il Re Leone 3D


17 anni fa mi persi l'uscita nelle sale di questo film,e anche in seguito non mi è mai riuscito di guardarlo,per cui la riconversione in 3D era un'occasione che non potevo proprio perdere,anche perchè il tipo di ambientazione si prestava benee poteva essere ben valorizzata da questo tipo di tecnologia,e beh,ne è valsa la pena;non ho potuto fare confronti con l'originale in 2D,ma l'operazione almeno dal punto di vista tecnico mi è sembrata abbastanza ben riuscita;per quanto riguarda il successo di pubblico invece non ho dati a disposizione,all'infuori di quello che ho potuto costatare io stessa in sala,ovvero,circa una ventina di persone ma forse anche meno oltre me nella prima settimana di programmazione,scarsa affluenza che poteva derivare benissimo dal fatto che si trattava di un pomeriggio infrasettimanale,ma il fatto che sia stato tolto dalla programmazione dopo appena due settimane mi fa pensare che non abbia esattamente fatto faville,perlomeno non quanto ci si sarebbe potuti aspettare,anche se va considerato che probabilmente non molti avranno avuto bisogno di questa riproposizione per godersi questo capolavoro,che comunque,da non amante degli effetti speciali in generale e del 3D in particolare,posso dire che secondo me in questo caso rappresenta davvero un valore aggiunto,anche se sul piatto della bilancia peserà sicuramente il costo non indifferente raggiunto ormai dai biglietti per il cinema,spesa che,essendo di genere voluttuario,è più facile che subisca dei tagli,atteggiamento d'altronde assolutamente comprensibile,vista anche la sovrabbondanza di fuffa che ci sta sommergendo ultimamente,a fronte della quale capita di sentirsi un po' smarriti,ed avere anche un po' di difficoltà ad individuare qualcosa di maggiormente meritevole.
Beh,non sarà necessario sottolinearlo,ma a scanso di equivici,The Lion King meritevole (molto) lo è,per quanto possa giudicare il mio occhio inesperto hanno fatto pure un lavoro abbastanza buono con il 3D,anche se l'effetto finale non sempre può considerarsi riuscito:ad esempio la carica degli gnu io me la sarei aspettata più spettacolare,mentre in qualche altro caso erano visibili i piani sovrapposti,senza che l'impressione complessiva fosse quella della tridimensionalità.

Anche se la storia è arcinota,inserisco lo stesso un accenno di trama:

Tutti gli animali della savana africana sono giunti ai piedi della Rupe dei Re,per festeggiare la nascita del cucciolo di leone Simba,figlio di re Mufasa e della compagna Sarabi;grande assente è il fratello del re,Scar,per il quale la nascita di Simba rappresenta un ostacolo alle sue velleità di salire al trono,che potrebbero però ancora concretizzarsi se riuscisse a liberarsi del nipote e del fratello.
Conduce perciò con un pretesto Simba sul fondo di un dirupo,dove dopo averlo lasciato aiutato dalle iene farà confluire una mandria di gnu in corsa:avvertito proprio da Scar del grave pericolo in cui si trova Simba,Mufasa accorre,e dopo aver messo in salvo il figlio,benchè ferito sta per uscire anch'egli dal burrone,ma Scar lo spinge di nuovo nel precipizio,e Mufasa muore travolto dagli gnu. 
Simba,convinto dallo zio di essere il responsabile della morte del padre,fugge via,e Scar s'insedia come nuovo re,fino al momento in cui Simba,incontrata la sua amica d'infanzia Nala e venuto a conoscenza delle gravi condizioni in cui tutto il branco versa per il malgoverno di Scar,incoraggiato anche dallo spirito di suo padre decide di fare ritorno alla Rupe dei Re e rivendicare il ruolo che gli spetta,dopo aver affrontato Scar e saputo la verità sulla morte di Mufasa.


Frase cult:

Mufasa (a proposito di Scar): <<Che cosa devo fare con lui?>>
Zazu: <<Sarebbe un magnifico scendiletto!>>

giovedì 8 dicembre 2011

Harem maschile #6


Favorito n.6: Masaomi Kidoin (Valzer in bianco e seguiti)

Meno male che c'è lui,fatemelo dire,che sarebbe stato un vero peccato non poter infilare neanche un maschietto della Saito in questa galleria.
Purtroppo però alle evidenti doti fisiche i personaggi maschili di questa autrice non uniscono quasi mai delle personalità interessanti,quindi la figaggine complessiva ne risulta alquanto indebolita.
Masaomi da questo punto di vista rappresenta un'eccezione piuttosto notevole,forse perchè contro di lui l'autrice si è scatenata con particolare accanimento,e quindi è impossibile non solidarizzare.
In primis,quella cretina di Koto,invece di ringraziare ogni secondo la buona stella che le aveva apparechiato un fidanzamento combinato con un tronco di gnocco del genere,sta lì a tirar giù ogni sorta di manfrina sul fatto che lui avrebbe accettato per obbedienza al padre e non per amore,dopodichè,in preda a simili dubbi esistenziali,la cretina cosa fa?ma è ovvio,alla prima occasione pensa bene d'innamorarsi di un perfetto sconosciuto,un ufficiale inglese infiltrato tra i rivoltosi indiani figo manco la centesima parte del fidanzato che gente più saggia e avveduta aveva scelto per lei,e siccome costui ha l'indistruttibilità tipica dei guastafeste,la situazione precipita fino alla fuga della neosposa col suo grande amore,ed uno pensa 'Vabbè,poteva andare meglio,ma mettiamoci l'anima in pace.',e invece no,la storia non finisce così,perchè l'autrce non ha ancora finito di torturare Masaomi,il quale sfortunatamente non vuole riprendersi la moglie per puntiglio,ma perchè ne è innamorato,per cui,dal momento che si ritiene che ormai Sagit abbia rotto abbastanza le uova nel paniere,dunque potrebbe perfino lasciare le penne in qualcuno dei pericolosi affari in cui si cimenta,permettendo in questo modo che prima o poi il nostro si veda riconosciuti i suoi diritti,per evitare qualsiasi sospetto di lieto fine,gli viene diagnosticata una bella malattia incurabile e mortale.
In tutto ciò il poveretto veramente ci prova pure a rifarsi una vita,o perlomeno a cercare di godersi quel poco che di questa gli rimane,ma non ha fatto i conti con il sadismo dell'autrice e con la determinazione della vedova nera protagonista della serie,la quale ha deciso di non concedergli manco il sollievo di una morte serena,e dopo averlo lasciato spesso e volentieri debole e malato a fare da babysitter al figlio che ha avuto con Sagit,decide di dare alla luce il figlio di lui su di un treno e nel bel mezzo di una tormenta di neve,cosicchè lo sfortunato giovane ormai allo stremo delle forze è pure costretto ad andarle a rimediare un medico,ma muore felice dopo aver battezzato il neonato...
Chiaramente,benchè perseguitato dalla malasorte,il nostro non si merita di essere definito un 'povero ragazzo',in primo luogo perchè ha un magnifico caratteraccio,e poi perchè malgrado la lotta impari fino alla fine non si lascia sopraffare dal suo destino infame;non ha molto criterio in fatto di donne,ma del resto Koto non è purtroppo un caso isolato di persona con un'idea distorta di amore e romanticismo...

domenica 4 dicembre 2011

30DMC - Day 08

The most annoying character: Tohru Honda (Fruits Basket)

Anche stavolta c'era un'agguerrita schiera di contendenti,tanto per dire,al momento sto leggendo I cavalieri dello zodiaco,e la tentazione di fare il nome di Saori sarebbe veramente fortissima,ma prendermela con lei mi sembrerebbe veramente troppo semplice,non la regge nessuno questa ragazza (chissà come mai);comunque sia,tutto sommato non riesce a starmi antipatica come Tohru,e la sua presenza non mi guasta la lettura com'è invece nel caso in esame,il che vale grossomodo anche per tutte le altre candidature che avevo in mente,per cui alla fine la spunta lei,la fortunata ad aggiudicarsi questo ambito riconoscimento sbaragliando la concorrenza.
Ora mi attirerò il disprezzo di migliaia di fan,ma con questa tizia è stato odio puro al primo fotogramma dell'anime,e non stavo esagerando dicendo che mi ha guastato la lettura del manga per tutti e 23 i volumi di cui si compone,contagiando con la sua fastidiosità anche personaggi che all'inizio mi stavano simpatici (leggi Kyo).
E' un peccato perchè Furuba togliendo talune forzature è un manga molto buono,ma l'ingombrante presenza di un personaggio che ho trovato così insopportabile mi ha privato di gran parte del piacere che tale lettura poteva procurarmi.
Se poi devo dare una motivazione,diciamo che intanto in generale non apprezzo molto i personaggi ingenui al limite della tontaggine,soprattutto detesto quando la tontaggine diventa l'unità di misura della bontà d'animo,ma a parte questo non ho mai capito perchè tutti quanti stravedessero per lei,e in particolare perchè i Sohma dovessero considerarla un modello per farsi animo e sopportare con maggiore pazienza le disgrazie che gli erano toccate in sorte;voglio dire,che diavolo fa Tohru a parte vivere a scrocco a casa Sohma?non ha neanche niente a che fare con lo scioglimento della maledizione,e se poteva essere considerata da compatire,non lo era certo da parte di chi aveva avuto un'esistenza così disgraziata:dopotutto lei era orfana sì,ma di genitori che l'amavano,e forse non aveva dei familiari ineccepibili,ma non aveva neanche avuto una madre suicida per la vergogna di avere un figlio maledetto e un padre che glielo rinfacciasse,nè una madre che si era fatta cancellare i ricordi per dimenticare che era sua figlia;anche l'unico individuo di tutta la serie che vivaddio quasi sul finale riesce a fare la sensata considerazione che Tohru non è l'unica ad aver sofferto (a mio avviso ripeto anzi che aveva sofferto molto meno di quasi tutti i personaggi della serie) e a meritare quindi compassione,tempo due pagine e si ritrova iscritto anche lui al di lei fan club,tessera che invece a me non interessa minimamente,e questo è tutto.

Trama: Tohru Honda è una studentessa liceale orfana di entrambi i genitori,e da qualche tempo vive in una tenda in un bosco dopo che il nonno,presso il quale viveva in precedenza,le ha chiesto di trovarsi un'altra sistemazione mentre lui fa fare alcuni lavori di ristrutturazione a casa sua.
Andando a scuola un giorno scopre che in una delle abitazioni sul suo cammino vive un suo compagno di classe,Yuki Sohma,e in seguito ad frana che seppellisce la sua tenda finisce a vivere nella casa che lui condivide coi cugini Shigure e Kyo.
Vivendo con loro Tohru viene a sapere che sui membri della famiglia Sohma grava una maledizione,per la quale si trasformano in un animale dello zodiaco cinese quando vengono toccati da una persona di sesso opposto.

Manga e anime: Fruits Basket (フルーツバスケット)è uno shoujo manga scritto ed illustrato da Natsuki Takaya,pubblicato sulla rivista Hana to Yume della Hakusensha dal 18 luglio 1998 al 20 novembre 2006,e successivamente raccolti in 23 volumetti,pubblicati anche in Italia da Dynit dal 14 febbraio 2007 al 20 febbraio 2008,ed attualmente in corso con una ristampa in edizione Big Love Edition presso la stessa casa editrice.
Il manga è stato adattato anche in una serie animata di 26 episodi,diretta da Akitaro Daichi e andata in onda su TV Tokyo dal 5 luglio al 27 dicembre 2001,e finora mai trasmessa in Italia.

sabato 3 dicembre 2011

30DMC - Day 07

A manga you disliked enough to stop reading: Video Girl Ai
A questa categoria in realtà appartiene una schiera piuttosto nutrita di serie,non poche delle quali,proprio come nel caso di VGA,non ho finito di leggere malgrado avessi tutti i volumetti a disposizione,perchè la noia o il disgusto o entrambi mi avevano sopraffatto prima.La scelta comunque è ricaduta su Video Girl Ai perchè è stato una delle prime e più cocenti delusioni in tal senso,avendone sentito tessere lodi sperticate di chi lo definiva un capolavoro e un monumento alla delicatezza,poesia e romanticismo del primo amore.
Ora non so,sarà dipeso dal fatto che il mio approccio a questo manga è avvenuto ben dopo la fine della mia adolescenza,ma di fatto potrei definirlo un capolavoro solo del porno-soft,con il che non gli sto certo facendo un complimento,e quanto al resto,pur non volendo sminuire la componente erotica del sentimento d'amore,mi sembra che il romanticismo non abbia molto a che fare con l'abbondanza di inquadrature e pose maliziose che questo manga può vantare,e che almeno a mio avviso lascia spazio a pochissimo altro,che poi non è molto di più che un pretesto per tirare avanti con una solfa del genere per 17 volumi anzichè per 3 come sarebbe stato di gran lunga più opportuno e sensato.
Mah...
Sottolineando che per quanto mi riguarda ovviamente lo sconsiglio vivamente,anche stavolta arriva comunque un accenno di trama e di presentazione.

Trama: Yota Moteuchi è uno studente sedicenne,innamorato dellla sua bella compagna di classe Moemi Hayakawa,ma troppo timido per dichiarle i suoi sentimenti,specie dopo aver scoperto che lei è innamorata del suo migliore amico,Takashi Niimai,e decide pertanto di farsi da parte e anzi aiutarla a coronare il suo sogno d'amore;Takashi però è a conoscenza dei sentimenti di Yota per Moemi,e quindi quando la ragazza gli si dichiara la respinge,mentre Yota,entrato in uno strano negozio di videonoleggio,ne esce con quello che crede un video hard,e che invece una volta inserito nel videoregistratore darà vita ad una ragazza in carne ed ossa di nome Ai che si materializzerà nella stanza,creando da quel momento non pochi sconvolgimenti nella vita di Yota.

Manga e anime:  Video Girl Ai è un manga shounen di Masakazu Katsura,pubblicato dal 1990 al 1993 sulla rivista Weekly Shonen Jump della Shueisha,e successivamente raccolto in 15 volumi,pubblicati in Italia da Star Comics,così come il seguito,intitolato Video Girl Len.
Il manga ha conosciuto anche una trasposizione animata in 6 episodi,diretti da Hiroshi Watanabe e Mizuho Nishikubo e andati in onda la prima volta dal dal 27 marzo al 28 agosto 1992,disponibili in Italia grazie alla Yamato Video.