di Federica Lippi
14,7x21, B, 128 pp, b/n e col.
prezzo 12,50 euro
Settimo volume della collana Japan Files della Iacobelli,il primo che mi sia sentita di leggere (trovandolo una monografia ben fatta e piuttosto accurata sull'autore:dopo alcuni brevi cenni biografici vengono presentate le opere da questi realizzate,partendo da Nine fino a Q & A;segue una carrellata sulle 'maschere' che compaiono in tutti i manga di Adachi,una vera e propria compagnia teatrale,con un cast fisso che include il protagonista,l'eroina,l'amico del protagonista,il rivale,il gruppo degli amici,i genitori,fino agli animali domestici;l'autrice passa quindi ad illustrare due elementi alla base della poetica adachiana,il teatro No,assimilabile per alcuni versi all'italica Commedia dell'Arte soprattutto per la presenza dei già citati tipi fissi,che lungi dall'indicare una mancata capacità di caratterizzazione fisionomica deriva da precise scelte stilistiche,volte,come nel volume si spiega molto bene,ad enfatizzare l'universalità di situazioni,sentimenti ed emozioni vissute dai personaggi dei suoi manga,e la filosofia dell' “hi sureba hana”,soffermandosi sui meccanismi narrativi cui l'autore ricorre più di frequente nella costruzione delle sue storie,ovvero quelli della sottrazione e del sottinteso,attraverso una panoramica secondo me davvero molto interessante ed illuminante;non poteva mancare una sezione dedicata all'ambientazione caratteristica dei manga adachiani,ovvero la scuola,con qualche cenno all'organizzazione del sistema scolastico giapponese per poi passare alla rappresentazione che l'autore nei suoi manga dà di tale realtà,rappresentazione che include anche i club scolastici e in particolare quelli sportivi,con l'analisi che arriva a concentrarsi sul baseball scolastico,molto presente nelle opere dell'autore,e che ruota intorno al torneo estivo del Koshien,al quale l'autrice dedica un piccolo ma utile e sufficientemente esaustivo approfondimento;la monografia si conclude con una carrellata sugli adattamenti ricevuti dai manga dell'autore,molto conosciuti ed apprezzati in patria,tanto che alcuni ottengono un adattamento animato o live anche dopo diversi anni dalla loro pubblicazione.
In conclusione,si tratta di un volumetto breve ma davvero interessante,documentato e ben fatto,vi ho trovato molte cose che non sapevo e che mi fanno apprezzare ancora di più questo autore,oppure ha richiamato la mia attenzione su particolari che in precedenza non mi era capitato di notare,peccato solo non averne potuto sapere ancora di più data la brevità del saggio,accorciato ulteriormente dalle numerose pagine d'illustrazioni a colori.
Enorme soddisfazione infine nel costatare che dalla stesura del saggio alla sua pubblicazione altre due opere di Adachi hanno ricevuto una pubblicazione italiana,nonchè per la previdenza del Maestro,che certo consapevole che i suoi italici fan rischiano di restare a breve a secco della loro droga preferita,è subito corso ai ripari,mettendosi al lavoro per una nuova serie (notizia riportata qui),della quale manco a dirlo mi sono già innamorata,e del quale se sapete il giapponese fino al 14 luglio a questo link potete leggere il primo capitolo.
Ho visto che lo avevi aggiunto alla tua libreria Anobii e ne ero rimasta incuriosita. Dalla recensione che ne hai fatto, sembra un volume ben fatto e molto interessante.
RispondiEliminaHai notato che l'animaletto di Q&A è un cane diverso dal solito? Ci sono rimasta quasi male XD
Interessante e ben fatto secondo me lo è,direi nonostante la mia recensione,che comunque in mancanza di meglio penserei di copincollare anche su anobii,al posto di quella alquanto scarna che c'è ora;anche questa qui è migliorabile,ma alla fine era in cantiere da oltre un mese e l'ispirazione era ormai passata,per cui rischiava di non vedere più la luce.
RispondiEliminaHo notato che stavolta non c'è Panchi,che d'altra parte già non c'era neppure in Katsu!,ma Dero ha grosse potenzialità :) Panchi forse non sarebbe stato adatto al ruolo...
Buongiorno Jul,
RispondiEliminaTi contatto tramite commento perché non ho trovato nessun altro modo per farlo.
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