venerdì 7 dicembre 2012

Austeniane letture (e non solo) recenti - seconda parte


Terminato anche il secondo volume di Orgoglio e Pregiudizio nell'adattamento di Reiko Mochizuki edito in Italia da GOEN,confermo in toto il giudizio negativo espresso dopo la lettura della prima parte;malgrado ciò,non contenta,si direbbe,e malgrado la provvidenziale amnesia della mia fumettivendola che aveva dimenticato di tenermelo da parte,in uno dei miei per fortuna abbastanza rari accessi di masochismo mi sono autoinflitta anche la lettura di Ragione e sentimento,sempre nell'adattamento della Mochizuki.
Vi chiederete giustamente perchè mai non mi sia risparmiata almeno questo,vista la prova a mio avviso pessima rappresentata da Orgoglio e pregiudizio,me lo domando anch'io,e l'unica motivazione è che ha prevalso la curiosità,insieme alla (insana) speranza che l'autrice riuscisse a fare un lavoro migliore su un romanzo che ingenuamente consideravo meno complicato da adattare,speranza comunque puntualmente e completamente disattesa.
Per quanto potesse essere difficile fare peggio che in O&P,l'autrice è riuscita nell'impresa,e questo R&S ha buone anzi ottime possibilità di beccarsi il mio voto quando si tratterà di assegnare l'ambito riconoscimento alla ciofeca dell'anno.
A parte l'inesistente caratterizzazione dei personaggi,la storia procede frammentata e a scatti,con cambi troppo repentini di scena e aggiunte al cast assolutamente random,gli eventi così come mostrati nel fumetto si susseguono senza che si riesca a scorgere l'ombra di un filo conduttore,i disegni mediamente sono passabili,ma l'unica vera ragione di soddisfazione legata a questo volume unico è l'essere già riuscita a sbarazzarmi di un simile scempio. 
Qui comunque non vale il principio per cui uno scempio lava l'altro,delle magagne di O&P però  si era già discusso abbastanza diffusamente,quindi mi limiterò a registrare che nel secondo volume non si sono riscontrate significative differenze rispetto al primo,nè sul versante grafico,nè soprattutto nel segno di una maggiore organicità della vicenda.
Ora,non voglio essere pedante,e se risulto tale mio malgrado è perchè evidentemente la pedanteria fa parte della mia natura,ed i tentativi di estirparla non sempre vanno a buon fine:ciò premesso,devo dire di non riuscire proprio a capire come la lettura di un siffatto adattamento possa aver generato delle valutazioni positive,perchè in tutta sincerità mi risulta totalmente incomprensibile che si possa trovare qualcosa di buono in un manga graficamente appena passabile,e completamente disarticolato e spento sul versante narrativo:Jane Austen non riconoscerebbe mai e poi mai i suoi romanzi in questi opuscoletti,e questo è quanto.Penso che quasi tutti da bambini abbiate avuto per le mani la riduzione illustrata di romanzi come Moby Dick,Il corsaro nero,Piccole donne e via dicendo,o vi siate magari imbattuti nei disneyani Promessi paperi,lavori che pur destinati ad una fascia d'età generalmente piuttosto bassa erano fatti più o meno bene a seconda dei casi,ma comunque con un minimo di criterio,ed avevano se non altro il garbo di fare ciò che un libro o un fumetto dovrebbero,ossia raccontare una storia,storia che sia in Orgoglio e pregiudizio che in Ragione e sentimento non si ha la minima idea di che fine possa aver fatto.
Per me si tratta di due lavori molto scadenti e approssimativi,è assolutamente ovvio che non ci si aspettava che rendessero piena giustizia ai romanzi di provenienza,ma qualche didascalia ad esempio sarebbe a mio avviso stata una minima ma apprezzabile forma di cortesia verso i lettori,invece di apparecchiare in fretta e furia i penosi riassunti-copiati che entrambi questi manga sono risultati essere alla fine di tutto.

7 commenti:

  1. oddio, un disastro totale! Devo dire che se inizialmente ero interessata a questi due titoli, alla fine qualcosa ( forse l'istinto di autoconservazione? XD) mi ha trattenuta dall'acquistarli..

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    1. Guarda,mi dò fastidio da sola quando mi trovo troopo critica verso qualcosa o qualcuno,ma questi volumi sono stati una tremenda,tremenda delusione,e considero mio preciso dovere fare quanto possibile per evitare che qualcun altro commetta il mio stesso errore.

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  2. E' un vero peccato quando di buoni titoli alla fine si sfrutta soltanto la notorietà sperando che quest'ultima sopperisca alla scarso lavoro.

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  3. Io rimango della mia idea ovvero: qualsiasi trasposizione dei romanzi della Austen non renderà mai pienamente giustizia ai libri originali. Certo, ci sono quelle più riuscite e quelle meno, ma nel complesso continuo a trovare piuttosto malsana questa smania di Austen al di fuori dei suoi libri.
    Detto questo, io sono stato fra i primi ad implorare le case editrici per la pubblicazione di questi adattamenti della Mochizuki, e ringrazio la Goen per averli pubblicati. Adesso che li ho letti almeno posso dire che sì, sono bruttarelli e decisamente evitabili.

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  4. Juuuuuuuuuuul, ben tornata su questi lidi *-*
    Ho letto con molto gusto questo tuo post perché...ta-dan, non li ho comprati XD Pur essendo una fan di questo genere di letteratura ho preferito evitare di avventurarmi nella sua trasposizione manga. Sono pedante anche io e so già che un bignami illustrato non mi avrebbe soddisfatta :P Sapere di aver fatto bene, mi rende proprio di buon umore XD

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  5. @Yue: nel complesso sono d'accordo,mi sono scottata anni fa con un libro (il diario di Jane Austen) ed un film (Il club di Jane Austen),e lì per lì avevo deciso per il veto futuro verso qualsiasi operazione dello stesso genere:ho violato l'ostracismo per i manga della Hanabusa e della Mochizuki,e puntualmente me ne sono dovuta pentire,ma mi fa rabbia come lettrice prima ancora che come austeniana appassionata l'inconsistenza narrativa che ho riscontrato soprattutto nei due manga della Mochizuki.Il manga di Emma non mi aveva fatto impazzire,ma l'ho rivalutato alla luce degli altri due,che sono stati qualcosa di veramente atroce.

    @Lith: grazie carissima,il blog con annessi e connessi mi è molto mancato,però la voglia e le idee si erano date malate,e mentre ero in quelle condizioni mi è sembrato inutile insistere.Hai fatto benissimo ad evitare queste trasposizioni,io ero titubante ma alla fine ho ceduto,e proprio non ne è valsa la pena;il buonumore a me è tornato quando li ho impacchettati e me ne sono liberata,ma è rimasto un fondo di avvilimento per una lettura così inutile.

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