giovedì 13 dicembre 2012

UNIA Award: Un Altro Inutile Meme


Un meme ogni tanto ci vuole,utile o meno che sia,e per una volta che non mi si richiede di psicanalizzare me stessa,e di trovare quindi nuovi motivi di seria inquietudine,sarebbe un peccato non cimentarsi.specie visto che stavolta si parla di uno dei miei argomenti preferiti,ma di cui non ho tanto spesso occasione di parlare,ossia di libri.
Quindi colgo al balzo l'opportunità,e approfitto dell'invito collettivo di Yue per rispondere ad un po' di domande che riguardano il mio rapporto coi libri.

1)Qual è il primo libro che hai letto in assoluto?
A dirla tutta proprio non me lo ricordo,perchè avevo appena imparato ed ero già un'invasata della lettura;il primo dato che riesco a collocare con precisione riguarda Piccole donne,che mi hanno regalato i miei maestri quando ho fatto la Prima Comunione,quindi fine quarta elementare.

2)Hai mai fatto un sogno ispirato ad un libro che hai letto? Se sì, racconta.
Sicuramente sì,anche perchè spesso e volentieri leggo quando sono già sotto le coperte,prima di addormentarmi;sfortunatamente però non riesco quasi mai a ricordare i sogni che faccio,salvo i casi per fortuna rari di risveglio violento,di solito però dormo come un sasso,e quando mi sveglio ho ricordi troppo vaghi,che mi permettono giusto di escludere che il mio sia un sonno senza sogni,ma non certo di ricordare per filo e per segno cosa ho sognato,visto anche che mentre progredisco nello stato di coscienza,arretro nella precisione dei ricordi relativi ai sogni.


3)Qual è la prima cosa che ti colpisce in un libro? La copertina, la trama o il titolo?
Un bel titolo evocativo e una bella copertina hanno sicuramente il loro peso se non altro per attirare la mia attenzione,ma per decidermi all'acquisto mi baso sempre su trama e recensioni,il che si traduce col lasciare sullo scaffale un sacco di roba,con gran sollievo del mio portafogli,ma una certa irritazione da parte mia,che mi chiedo perchè una così larga parte degli sforzi di sempre più scrittori venga profusa per cercare un titolo figo,e così poca invece per rendere interessante o quantomeno degno quanto si scrive.
4)Ti è mai capitato di piangere per la morte di un personaggio?
Un sacco di volte,anche se con varie gradazioni di disperazione:da qualche anno a questa parte sono diventata più composta,ma di tanto in tanto una lacrimuccia mi scappa ancora,anche perchè i personaggi che più mi piacciono tendono a fare una brutta fine,se il tipo di storia lo prevede.
5)Qual è il tuo genere preferito?
Romanzo inglese dell'Ottocento,ma leggo abbastanza volentieri praticamente tutto,ad eccezione di horror e fantascienza,due generi dei quali per la verità non ho mai letto nulla,ma che a pelle sento poco congeniali.Non ho una gran simpatia nemmeno per il distopico,filone del quale ho effettivamente letto poco,poco che però mi è talmente dispiaciuto da trattenermi dal ripetere l'esperimento.
6)Hai mai incontrato uno scrittore?
Non mi pare,sicuramente non da vicino,ma non me ne faccio un grande cruccio,soprattutto perchè gli scrittori che più ammiro sono quasi tutti morti un bel po' di anni prima che io nascessi.
L'unica eccezione è finora rappresentata dalla Ikeda,incontrata nel corso del Romics di due anni fa:anche quella volta però,non ero riuscita a capire le modalità con cui ottenere un autografo,quindi in pratica ho solo assistito all'intervista,dopodichè sono pure dovuta andar via di corsa per non perdere il treno che mi avrebbe riportata a casa.

7)Posta un'immagine che rappresenta per te la lettura.

Concludo invitando anch'io a partecipare chiunque tra i miei lettori ne abbia voglia e se la senta di cimentrasi.

6 commenti:

  1. Leggendo le tue risposte, mi sono resa conto che siamo davvero molto simili XD
    Anche per me Piccole Donne è stato uno dei primi libri letti *-* Però nell'edizione ridotta per ragazzi; solo più tardi ho preso la versione integrale :P
    Il romanzo inglese dell' '800 è anche uno dei mie generi preferiti *___*
    La Ikeda....meraviglia!!!

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  2. Sììì *_* malgrado la folla ed il caldo infernale,il mancato autografo e l'ultimo pullman del giorno preso al volo,ne è valsa davvero la pena...detto ciò,una ressa come quella che c'era al Romics quel giorno non l'avrei sopportata per nessun'altra ragione,tranne una,per la quale continuo a tenere incrociati i diti...
    Piccole Donne è stato uno dei primi romanzi in versione integrale della mia infanzia,in precedenza avevo soprattutto razziato tra le riduzioni dei romanzi d'avventura che circolavano a scuola,per il resto sono praticamente convinta che i romanzi inglesi del XIX secolo sono tra le cose migliori che l'umanità abbia prodotto.

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  3. Evviva :D

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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  4. Piccole donne per me fu un trauma, non riuscivo a leggerlo quel dannato libro (mentre mattoni come Il signore degli Anelli mi scorrevano senza problemi) e mi ero incaponita di finirlo a tutti i costi ç__ç

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  5. Capisco lo stato d'animo,perchè mi è successo in più di un'occasione,di solito però ho finito per dover ammettere la sconfitta.
    Piccole donne comunque è ancora affrontabile,i libri successivi invece sono di un moralismo e di una bigotteria veramente insopportabili,arrivata a 14 anni ho detto per sempre addio alla May Alcott,ed ora in qualità d'insegnante mi domando se sia opportuno propinare anche solo il primo dei suoi romanzi ai miei allievi.
    Il signore degli anelli a me ancora manca,ma mi propongo di rimediare appena possibile.

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Grazie per aver aver avuto voglia di leggervi il post e lasciare un commento,spero passerete presto di nuovo di qui :)

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