A manga that makes you fluffy and happy when you read it: Kuragehime
Non è il primo manga che mi viene in mente in base a questo criterio,e neanche il secondo,che però mi faccia quest'effetto è la sacrosanta verità,l'uscita di ogni volumetto è da me salutata sempre con viva soddisfazione,e a fine lettura mi ritrovo sempre con un sorrisetto beato (e beota,anche) sul viso.
Anche l'ultimo numero,il settimo,uscito qualche settimana fa,ha confermato l'ottima impressione che ho di questa serie,che non dimentica romanticismo e profondità,pur restando sempre spassosissimo.
Se l'interesse maggiore riguarda infatti l'esito del triangolo tra Tsukimi e i due fratelli Koibuchi,Shu e Kuranosuke,le inquiline dell'Amamizukan e la sorte dello stabile stesso hanno senz'altro un peso non trascurabile nella storia,e l'autrice certo non li lascia in un angolo a fare da anonimo sfondo,nossignore.
Le Amars anzi sono sempre più presenti di volume in volume con le loro manie a renderle simpatiche e buffe senza mai scadere nel macchiettistico,anzi acquisendo sempre maggiore spessore proprio grazie alle tante gag di ogni numero,mentre per quanto riguarda l'Amamizukan,il suo salvataggio non finisce col rivelarsi uno dei tanti pretesti utilizzati per innescare una storia,frettolosamente abbandonati una volta che la storia medesima si è avviata;al settimo volume fa da location esclusiva per la prima sfilata della linea di abbigliamento creata per salvarlo dall'abbattimento,e questo obiettivo rimane il nucleo fondamentale della storia così come lo era nelle prime battute,il resto,anche la maturazione di Tsukimi e l'eventuale fuoriscita della principessa che custodisce dentro un bozzolo così poco elegante,sono aspetti in certo modo secondari rispetto al vero motore della vicenda.
"In altre parole,riassumendo la questione,nonostante abbia fatto l'incantesimo e l'abbia trasformata in una principessa,la conclusione è che il mago non può diventare il principe azzurro?insomma...il mago alla fine rimane fregato?" (Kuranosuke)
Adoro davvero questa serie.
RispondiEliminaSempre divertente e ben congeniata.
Viva le "Amars".
Questo manga non l'ho letto ma ne ho sentito parlare benissimo. I josei sono i tipi di manga che conosco meno alla fine (e sarebbero anche quelli destinati alla mia categoria ma sorvoliamo).
RispondiEliminaIl manga che invece mi rende "fluffy and happy" credo che mi manchi. Ho un sacco di roba che mi esalta, emoziona, mi fa incavolare o commuovere ma in questa categoria sono sguarnita. Mi sa proprio che questa Kuragehime me lo devo proprio recuperare ;-P
@Acalia: Kuragehime secondo me è un ottimo punto di partenza per avvicinarsi agli josei,è divertente senza essere frivolo,è romantico senza essere sdolcinato,ed è profondo senza essere serioso o pesante,insomma,secondo me vai sul sicuro :)
RispondiEliminaAdoro Kuragehime *-*
RispondiEliminaIo ero indecisa se dare il mio voto a codesto manga o a “Ouran High School Host Club” by Bisco Hatori e alla fine ho deciso per quest'ultimo *-*
Host Club ce l'avevo in ballottagio anch'io,ma alla fine se pur di poco ha prevalso Kuragehime,perchè HC nei volumi finali secondo me perde un po',e Haruhi in versione 'fanciulla innamorata' non pare quasi più lei XD
RispondiEliminaKuragehime essendo ancora in corso è a rischio lo stesso,ma per ora lo trovo adorabile,e spero che rimanga tale fino alla fine.
Più che fluffy and happy trovo che Ouran Host Club faccia proprio ridere nella prima parte (nella seconda c'è il calo di cui parlavi e concordo pienamente). Ed è quindi per il fluffy che non mi ritrovo tanto, dato che metà del cast (Kyouya e i gemelli) sono dei bastardoni seriali (nonché i miei preferiti, specialmente Kyouya) ^^
RispondiEliminaVero vero,HC non fa sorridere di tenerezza,alcuni volumi li leggevo con le lacrime agli occhi per il troppo ridere,o comunque ghignando a tutto spiano;quanto al resto,il manga non sarebbe lo stesso senza il Lord Scemo,ma anche i miei preferiti sono Kyouya e quei gran bastardi dei gemelli XD
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