Tre mesi dopo

La data di sabato sarà forse passata inosservata ai più,ma vale la pena ricordare che quel giorno cadevano i tre mesi dal terribile terremoto che l'11 marzo scorso ha devastato il nord-est del Giappone,a cui come se non bastasse sono seguiti uno tsunami e una catastrofe  nucleare,di cui ad oggi,a quanto si legge nelle notizie provenienti dal Paese del Sol Levante,ancora non si è riusciti ad avere definitivamente ragione,e la contaminazione da materiale radiattivo fuoriuscito dalla centrale di Fukushima non si è ancora arrestata.


Maggiori informazioni a questo link,mi è sembrato giusto fare un po' il punto della situazione,perchè col passare del tempo anche una catastrofe tanto enorme e grave rischia di scivolare nell'oblio,laddove le sofferenze per le popolazioni colpite purtroppo non sono ancora finite,quindi non dimentichiamoci di loro.


E già che ci sono approfitto anche per ricordare che fino alle 15 di oggi noi italiani siamo chiamati alle urne ad esprimerci su quattro referundum,uno dei quali (scheda grigia) riguarda proprio la possibilità o meno di definire ed attuare localizzazione,realizzazione ed esercizio sul territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare.
Per maggiori informazioni su questo e sugli altri tre quesiti sottoposti a referendum -->

Alle 22 di ieri l'affluenza non pareva disastrosa come quella delle ultime consultazioni referendarie,comunque sia non è il caso di adagiarsi sugli allori,anche perchè,non abbiamo così spesso la possibilità di esprimere direttamente la nostra opinione,che rinunciarci magari per pigrizia o pensando che non occorra impegnarsi in prima persona per difendere ciò che ci sta a cuore perchè sicuramente ci penserà qualcun altro mi porta a sottolineare che gli altri siamo noi,e che se tutti ragionassero così,semplicemente gli interessi di tutti andrebbero tutti bellamente a farsi friggere,quindi,che si sia favorevoli o contrari,andiamo a votare,ce l'hanno data questa facoltà,esercitiamola...