Fonte: AnimeClick e Instagram
Quello che mi piace (e un po' di quello che no)
Fonte: AnimeClick e Instagram
Quest'anno l'obiettivo era di leggere 50 libri, ma mi sono fermata un po' prima di raggiungerlo.
Come negli anni scorsi, ci sono state parecchie riletture, ma direi che il 2024 si può considerare l'anno dell'addio semidefinitivo ai manga, dopo circa vent'anni di carriera. Ormai ne leggo davvero pochissimi, ed in corso mi sono rimasti giusto Mix! e Yawara!, con entrambi però sono rimasta piuttosto indietro, in attesa di riprendere appena possibile.
P.S.
A quanto pare c'erano anche dei sotto obiettivi...
"...le parole dell’autore sono sacre. Chi le modifica non aggiorna il testo, ma gli toglie l’anima. E non rispetta l’autore, la sua totale libertà in quanto scrittore, cioè creatore di storie e, soprattutto, di una forma sua peculiare, detta stile. Non è indifferente la forma, il modo di raccontare una storia, la scelta del lessico, della sintassi: è la cifra di un autore, ciò che lo differenzia dagli altri e lo rende unico e immediatamente riconoscibile.
È, in una parola, la letteratura. Non è alterando lo stile di un autore che “si purifica” il mondo. Ma è certamente rinunciando a collocare l’opera (e l’autore) nel suo tempo che si distrugge la letteratura."
Luca Ricolfi, Il follemente corretto
E non vale più la pena leggere e guardare niente, perchè il nuovo dev'essere innocuo, non urticante nè offensivo per nessuno (e come ciò sia possibile bisogna che qualcuno si degni di spiegarlo,se tutti siamo impegnati a tempo pieno ad offenderci per qualsiasi cosa) e finisce con l'essere per lo più insipido, ed il vecchio lo si riscrive, cosicchè diventa vuoto, banale ed insipido anch'esso.
Dieci cose che ho imparato da Jessica Fletcher by Alice Guerra
Jessica Fletcher per me è una specie di campanello che fa scattare il riflesso pavloviano,in sostanza un richiamo che solitamente non riesco ad ignorare. L'autrice e protagonista è una dei pochissimi influencer o content creator che seguo ed i cui video guardo almeno di tanto in tanto, quando voglio rinfrescarmi la memoria e ripassare il soavissimo e divertentissimo accento veneto;lei la trovo simpatica,in più la storia comincia nel giorno del mio compleanno,quindi un'occhiata era quasi d'obbligo,e direi che come prima prova si possa considerare accettabile.
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Oggi torniamo a sbirciare nell'angolino dei ricordi, e rispolveriamo una sigla molto carina di un cartone che guardavo volentieri, sebbene non fosse tra i miei preferiti. Il simpaticissimo protagonista era adorabile, comunque, e sono abbastanza sicura di avere all'epoca desiderato di avere anch'io un dinosauro come animaletto domestico, sebbene forse un po' troppo ingombrante....
Suicidio occidentale: Perché è sbagliato processare la nostra storia e cancellare i nostri valori by Federico Rampini